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“Mabasta” soprende ancora, il contest Open-F@b va alla startup anti bullismo
07 Dic 2018 18:51

Hanno telefonato, increduli e in lacrime, al loro professore Daniele Manni a Lecce. C’era da festeggiare un premio. L’ennesimo. Perché la startup sociale anti bullismo degli studenti del Galilei-Costa di Lecce ha vinto l’edizione 2018 del prestigioso contest internazionale di Bnp Paribas Cardif, “Open-F@b Call4Ideas”, dedicato alla Positive Impact Innovation. La salentina Mabasta ha preceduto sul podio l’americana Leaf e l’italo-francese Uyolo.

Le tre startup

Questi tre progetti hanno rappresentato al meglio il connubio tra innovazione e sostenibilità. In particolare, con l’italiana “Mabasta” sarà possibile prevenire i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo nelle scuole con azioni svolte “dal basso”, da parte dei ragazzi stessi. L’americana “Leaf“, invece, offre servizi bancari virtuali alle popolazioni vulnerabili che attraversano i confini territoriali, permettendo a rifugiati e migranti di viaggiare in sicurezza, senza contanti, proteggendo i propri risparmi. Infine, “Uyolo” è una startup innovativa che si occupa di ideare, sviluppare e commercializzare prodotti innovativi ad alto valore tecnologico nei campi della filantropia, volontariato e imprenditoria sociale.

L’impatto positivo

Tra i fattori chiave che hanno portato alla vittoria le tre idee figurano, oltre al contenuto tecnologico e alla capacità della proposta di generare un impatto positivo su persone e società, anche la fattibilità del progetto.

I piccoli referenti di Mabasta

A rappresentare lo staff del Movimento antibullismo “Mabasta” sono stati i 17enni Giorgio Armillis e Simone La Gioia. Quest’ultimo ha illustrato ai giudici il “pitch” di Mabasta, vincendo la prima fase del contest in una competizione a coppie, con eliminazione diretta, mentre Armillis ha affrontato nella seconda fase le domande degli esperti, fornendo, evidentemente, le risposte giuste visto che “Mabasta” è risultata la vincitrice assoluta di questa edizione del prestigioso contest.

Le reazioni

«Non ci crediamo ancora – hanno commentato i giovani startupper sociali Giorgio e Simone –. Quando abbiamo visto l’età e la grande professionalità dei nostri nove concorrenti, giunti insieme a noi tra i dieci finalisti, ci siamo guardati e ci siamo chiesti: “che ci facciamo noi qui?”!». Invece, nonostante la giovane età, sono arrivati in fondo, “anche se la nostra startup si riferiva al mondo della scuola e non a grandi ambiti internazionali. Poi, una volta che abbiamo scoperto di aver superato la prima fase, siamo davvero andati in crisi, l’emozione ci ha letteralmente devastati”.

La giuria

A selezionare in real time le migliori idee che hanno un impatto sociale positivo sulle persone e sulla società, una giuria di esperti e il pubblico in sala che hanno votato i dieci finalisti via webapp durante l’avvincente Final Challenge in cui si sono sfidati con passione e creatività. I tre vincitori verranno ora supportati dal team R&D di BNP Paribas Cardif che li seguirà nello sviluppo e nella concretizzazione del loro progetto, tenendo in considerazione le esigenze del mercato e della Compagnia.


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