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Missionario torna a camminare dopo viaggio a Lourdes. La Curia di Palermo racconta il miracolo
17 Gen 2014 07:54

I suoi collaboratori lo ricordano inchiodato per anni sulla sedia a rotelle a causa di un forte dolore alla schiena. Poi dopo un pellegrinaggio dalla Madonna di Lourdes, Biagio Conte, il fondatore della missione Speranza e Carità e di altre due comunità per i poveri è ritornato a camminare. E a Palermo c’è chi grida al miracolo.

Di certo c’è che adesso fra’ Biagio, molto conosciuto in città per le sue battaglie in difesa degli indigenti, può proseguire la sua missione senza difficoltà. La vicenda viene ricostruita anche dal sito dell’Arcidiocesi di Palermo, con un’intervista a Conte che è stato in Cattedrale in occasione della celebrazione interculturale “Epifania dei popoli“, presieduta dal cardinale Paolo Romeo per il 30/o anniversario di consacrazione episcopale.

Nelle tre strutture gestite dal missionario sono ospitati 900 tra immigrati, poveri, senza casa ed ex tossicodipendenti. “Per me è stata una grazia inaspettata – racconta – che ho ricevuto dal buon Dio che ha incaricato la sua madre Maria. Io ho sempre avuto a cuore la Vergine, ma non mi ero mai recato nel santuario di Lourdes, un viaggio che è stato possibile grazie all’Unitalsi che mi ha invitato insieme ai malati“.

Conte, inizialmente non voleva andare in Francia anche per motivi di salute e arrivato a Lourdes non voleva nemmeno fare il bagno nella vasca. “Non pretendevo nulla ed anzi ho dato la precedenza agli altri malati – aggiunge il missionario laico – poi mi sono deciso e subito dopo essermi immerso ho avvertito come un fuoco dentro che mi ha permesso di tornare non a camminare, ma a correre verso le tante persone che me lo chiedono“.

Spiega padre Pino Vitrano, il sacerdote che collabora con Conte nella missione “Speranza e carità“: “Biagio da tempo soffriva a causa di alcune vertebre schiacciate che gli impedivano anche di muoversi e di altri problemi circolatori che gli facevano gonfiare i piedi. Dopo il ritorno dal pellegrinaggio, l’ho visto deambulare in maniera clamorosa, senza nessuna difficoltà. Anche i medici da noi interpellati non sanno fornire una spiegazione scientifica plausibile“. “Dopo il bagno in piscina – chiosa Conte – non ho sentito più il bisogno della sedia a rotelle e del bastone che però non lascio perché mi ricorda il viaggio fatto nel ’90 da Palermo ad Assisi, infatti da allora lo porto sempre con me e adesso mi fa riassaporare i momenti in cui correvo da una parte all’altra della città“.


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