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Perché Taranto vuole diventare un Hub a cielo aperto per innovatori e startup
27 Set 2016 08:35

Agli inizi degli anni 30, Bertrand Russell nella “conquista della felicità” disse che “l’entusiasmo è per la vita quello che la fame è per il cibo”.

Provate a collegare questa espressione ad una città, che dopo cinquanta anni di assenza di politiche ambientali ed industriali, vuole riscattare la sua immagine, la risposta è univoca e corale: Taranto, la città dei due mari, vuole generare valore, e per farlo ha deciso di innovare.

Dal 2012 abbiamo provato a costruire un percorso rigenerativo con tutti gli agenti del territorio, affinché tramite il confronto e il colloquio si potesse costruire insieme una nuova strada per l’economia dell’arco ionico.

E’ nata così “Puglia Startup”, un’associazione che ha base a Taranto e promuove la cultura d’impresa su tutta la regione, attraverso programmi di accelerazione e formazione rivolti alle startup. L’idea è quella di smuovere un territorio in crisi che stenta a decollare.

Nel 2015 il numero dei disoccupati ionici è aumentato del 4% rispetto al 2014. Un valore in controtendenza con le restanti province della Puglia, dove Bari registra +6 punti in percentuale, mentre Lecce ne registra +16. Il territorio è frenato da un contesto socio-istituzionale poco incline al dialogo e alla programmazione. Tante le iniziative che si sono susseguite negli anni, grazie anche alla sinergia di persone di valore che credono al territorio e che operano per contribuire alla crescita economica. Startup e innovazione sono due concetti fondamentali per la rinascita di un territorio come Taranto.

La startup non è solo un luogo di commercializzazione di prodotti e servizi, ma è soprattutto un luogo di cultura, di confronto, di ricerca di nuovi driver dello sviluppo. L’innovazione è invece il cambiamento, un mutamento determinato, voluto, cercato, che deve portare ad un miglioramento, ad un progresso, e deve essere anche in grado di essere valutato. Innovare non significa per forza dimenticare il passato, al contrario, deve cercare di potenziarlo e di incrementarlo. Se non si genera progresso non è innovazione, ma bensì novità, cambiamento.

Abbiamo così deciso di unire le forze e nell’aprile 2016, è nato a Taranto il primo polo della finanza innovativa, che vede la sinergie e l’unione di tre importanti realtà come: Muumlab, la prima piattaforma di equity Crowdfunding autorizzata CONSOB del Sud Italia, la Bcc di San Marzano di San Giuseppe, primario istituto di credito e player bancario nella raccolta di capitali di rischio online e Finindustria, Venture Capital con base a Taranto.

Un progetto importantissimo che mira a capitalizzare pmi e startup innovative di tutta Europa con una particolare propensione alle realtà innovative del Mezzogiorno. Ma Taranto negli ultimi mesi è cresciuta, e tanto per fortuna!

E’ di qualche giorno fa notizia della pubblicazione dei gruppi ammessi alla presentazione delle proposte per il rilancio della città vecchia di Taranto. “Open Taranto” è il nome del concorso Internazionale di Idee per costruire una visione di sviluppo della Città Vecchia e per avviare il motore della rigenerazione articolata in un Piano di interventi. Il Concorso è nato per attivare energie e dotazioni sommerse, non conosciute o sottoutilizzate; interpretare le risorse in modo innovativo e far emergere memorie, creatività, suggerimenti, idee ed  indicazioni di metodo. Su 46 progetti candidati, Invitalia ha selezionato i 20 progetti che sono stati invitati ad elaborare ulteriormente le loro proposte per la riqualificazione della Città vecchia di Taranto. Coinvolte circa 160 società mandatarie, 250 consulenti e oltre 100 giovani professionisti.

Ma Taranto non è solo startup innovative e equity crowdfunding. Taranto è anche un mini fablab , il progetto lanciato dall’associazione “Next Taranto”, dagli amici Cosimo Palmisano, Alessandro Spinelli, Nanni Greco, Giuseppe Cavallo ( a altri nomi che hanno collaborato ), che con la loro determinazione e voglia di contaminare, sono riusciti a chiudere la raccolta fondi online per la realizzazione del primo mini FabLab di una rete cittadina di spazi utili alla diffusione dell’artigianato e della cultura digitale. Il percorso di rinnovamento della città ionica non finisce qui! A ottobre è prevista l’inaugurazione del primo “sportello startup innovative” in Italia, grazie alla vision di Emanuele Di Palma, Direttore Generale della Bcc di San Marzano di San Giuseppe, che ha deciso di realizzare all’interno della sede bancaria del capoluogo tarantino, uno sportello dedicato all’innovazione d’impresa e all’equity corwdfunding, in sinergia con Muumlab. In questo modo Taranto avrà il suo Hub per supportare e capitalizzare le imprese innovative e assisterle nella fase di preparazione delle raccolte di capitali online oltre che assistere i progetti con gli strumenti tradizionali dei canali bancari.

Insomma… Taranto ci crede, vuole creare e vuole fare rete. Vogliamo generare la “prima call to action” sul territorio per chiamare all’operatività tutti gli innovatori ionici. Tante le novità che vedranno Taranto vetrina dell’innovazione nei prossimi mesi. Il lavoro da fare è tanto, e noi ci stiamo provando!

Perché Taranto non è solo industria pesante, è una città che vive e si muove, ed adesso è arrivato il momento di fargli generare ricchezza.


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