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Ponte sullo Stretto, secondo Alfano e altri “s’ha da fare”
30 Mar 2016 22:06

“Il Ponte sullo Stretto? Elemento fondamentale e strategico per il collegamento viario e ferroviario tra la Sicilia e il Continente”.

Lo ha detto oggi, in conferenza stampa, Maurizio Lupi, capogruppo a Montecitorio di Area Popolare ed ex ministro delle Infrastrutture e Trasporti, presentando un disegno di legge a firma sia sua che di altri colleghi, come Enzo Garofalo.

Lupi, spiegando la proposta, ha affermato che “la proposta è quella di un percorso tecnicamente fattibile, con tempi certi, riduzione dei costi, trasparenza per l’affidamento degli appalti. È costituita da un unico articolo con nove commi. Il ponte diventa una struttura prioritaria per lo sviluppo del Paese, si istituisce l’istituzione di un commissario per garantirne la celerità, trasparenza e legalità dell’iter”.

Il palermitano Renato Schifani, ex presidente del Senato e oggi capogruppo al Senato di AP, ha dichiarato che “dobbiamo fare in modo che l’opera rientri tra le priorità strategiche del governo, cosa che finora ancora non c’è stata e che Alfano riporterà al centro della nostra iniziativa politica. Potremo concludere la legislatura con la realizzazione di questo grande lavoro. Non si deve ripartire da zero”.

Dal canto suo, Angelino Alfano, leader di AP, nonché Ministro degli Interni, ha detto che “a Renzi noi chiediamo di infrangere un altro tabù della vecchia sinistra, perché da soli non abbiamo la maggioranza per realizzare il Ponte sullo Stretto. Ci sono un sacco di soldi in ballo. Non vogliamo più sentire quelli che hanno il problema della rotta dei delfini o degli uccelli, con tanti ragazzi disoccupati che se ne vanno dalla Sicilia“.

E ancora: “Si tratta di un’opera di miliardi di euro, finanziata da privati, che rimette in moto l’economia, aiuta a fare guerra alla mafia e alla ‘ndrangheta con lo sviluppo occupazione”, ha aggiunto il politico agrigentino.

Inoltre, Alfano ha affermato che “non si può certo pensare che l’altra velocità si fermerà a Reggio Calabria, poi uno si tuffa a nuoto per attraversare lo Stretto e poi l’alta velocità riparte in Sicilia. Non possiamo immaginare un serio programma di infrastrutturazione per il Paese che non preveda il Ponte. Renzi ha detto che vuole fare questa opera, si compiano le incompiute e poi si avvii la più grande delle incompiute: Il Ponte sullo Stretto”.

In effetti, come scritto in questo post del 3 marzo scorso, il premier Matteo Renzi disse: “Sicuramente il ponte sullo Stretto verrà fatto prima o poi. L’importante è che prima portiamo a casa i risultati di opere incompiute perché qui ci son solo quelli che pensano di arrivare e portare a casa progetti faraoni”.

La volta buona?


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