Ad inizio anno, in Sicilia, la parola d’ordine è digitalizzazione del patrimonio culturale.

La notizia arriva dal Ministero dei Beni Culturali, che ha indetto il bando “500 giovani per la cultura”; un progetto dove la laurea sarà sinonimo di lavoro, e non solo preparazione personale.

Il bando di concorso in questione rientra a far parte di un programma che coinvolge tutta l’ Italia, procedendo a scaglioni per le regioni ed iniziando dalla Sicilia. Nello specifico, l’obiettivo è collocare  giovani  laureati in  istituti e luoghi di cultura statali, alle mansioni di catalogazione e d’inventariazione di materiale didattico in forme digitali e tecnologicamente avanzate.

E’ noto di come i sistemi di raccolta dati digitali stiano sostituendo in svelta quelli cartacei, agevolando la ricerca, l’organizzazione e il lavoro quotidiano di una qualsiasi banca di informazioni. Ed il progresso viaggia in sincronia anche dei decreti e dei nuovi disegni di legge.

Questi i numeri e le categorie delle figure ricercate in Sicilia: 12 in ambito umanistico, 4 in ambito formativo, 2 in ambito tecnico e 2 in ambito gestionale.

Sino al 21 Gennaio (data di scadenza per la presentazione di domanda) sarà la volta dei siciliani, quindi, a concorrere per un posto di lavoro. La candidatura andrà inoltrata in via telematica, e tutti i giovani che vorranno parteciparvi dovranno essere in possesso di determinati e specifici requisiti richiesti dal bando. Per qualsiasi informazione l’indirizzo email di riferimento è  500giovani@beniculturali.it.

Negli obiettivi del ministero c’è la creazione di percorsi turistico-culturali mediante digitalizzazione, che possa essere motore di sviluppo per imprese che vogliano operare in questo settore.

L’Italia 2014 ha voglia di riprendere vigore e riemergere dalla crisi con l’evoluzione tecnologica. Che, com’è chiaro dai bilanci di chiusura d’anno appena passato, è stato l’unico settore che è riuscito ad andare avanti nonostante tutto.