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Il grido del manager del Quisisana per la Capri abbandonata
02 Apr 2014 09:45

La stagione turistica di Capri è iniziata da diversi giorni ma “l’isola è ancora oggi un cantiere a cielo aperto”, con negozi griffati ancora chiusi e lavori in corso.

Una pesante critica nei confronti di imprenditori e amministratori pubblici arriva dal general manager del grand hotel Quisisana di Capri, capofila della catena di lusso degli alberghi di famiglia.

Uno dei massimi imprenditori turistici dell’isola azzurra, che lo scorso 27 marzo ha riaperto come da tradizione il suo grande albergo a 5 stelle lusso con un importante congresso di cardiochirurgia internazionale, contesta in una nota le condizioni in cui si presenta oggi Capri.

“L’entusiasmo dello staff e mio – attacca Morgano – per la riapertura dell’albergo ha dovuto presto fare i conti, per l’ennesimo anno, con una realtà poco ospitale ed accogliente di un’isola che è, ancora oggi, un cantiere a cielo aperto. Strade dissestate, manutenzione ordinaria e straordinaria in corso o, peggio, in programmazione, trasporti marittimi problematici, ma anche molte attività private chiuse o in fase di restauro: questa è la Capri che si mostra ai primi turisti che la visitano”.

Morgano ha inviato un documento al sindaco Ciro Lembo, ai componenti della giunta comunale, ai gruppi consiliari e alle associazioni imprenditoriali e di categoria: “Profonda delusione verso questa amministrazione e verso quanti miei colleghi imprenditori (locali e non) hanno deliberatamente ignorato i tempi del grand hotel Quisisana compromettendo così l’interesse dei primi visitatori, nonché l’immagine del nostro grand hotel e del brand Capri tutto”.

Il manager del Quisisana invita ad affrontare la problematica puntando al prolungamento della stagione turistica fino a 8 mesi, da marzo a novembre, e propone l’apertura di un tavolo tecnico tra tutte le parti, istituzioni, associazioni sindacali e non, imprese del comparto turistiche comprese le griffe.


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