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L’acquedotto patrimonio dell’umanità
03 Nov 2014 08:27

Dal 1762 l’Acquedotto Carolino cominciò a trasportare l’acqua dalle sorgenti del Fizzo sul monte Taburno fino al complesso di San Leucio e al parco della Palazzo Reale di Caserta, per 38 chilometri di percorso attraverso le campagne della Valle di Maddaloni.

Fu una delle opere architettoniche e ingegneristiche che, nel XVIII secolo, destarono maggiore attenzione da parte del mondo verso il territorio campano.

Un tratto denominato Ponti delle Valli, con i suoi 529 metri, fu il ponte più lungo d’Europa del suo tempo.

Oggi l’Acquedotto Carolino è bene protetto dall’UNESCO insieme ai luoghi che costituiscono il Patrimonio dell’Umanità.

Il grande numero di visitatori nel corso delle Giornate Europee del Patrimonio, la passione di gruppi nati spontaneamente sul web come Proteggiamo l’Acquedotto Carolino di Valle di Maddaloni – CE, il suo valore sociale come straordinario simbolo di collegamento tra natura e cultura, ci fanno sperare che questo luogo possa essere sempre più al centro delle aspettative di rinascita culturale per le comunità che lo amano e lo animano.


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