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A Lecce la realtà aumentata promuove il patrimonio culturale
26 Feb 2015 08:26

Lecce – Si chiama Dicet-inMoto ed è un progetto nato per valorizzare, senza banalizzarlo, il patrimonio culturale del capoluogo salentino e non solo, usufruendo delle tecnologie più avanzate.

E così, grazie a ‪#‎Dicet e alla realtà aumentata, si potrà visitare l’interno dell’Ipogeo Palmieri, o ancora andare alla scoperta di Piazzetta Sigismondo Castromediano con la Necropoli di età messapica e tanti altri tesori romani e del ‘500.

Ma la piattaforma andrà oltre la mera conoscenza. “Lo stream DiCeT – spiegano gli ideatori – studierà e costruirà soluzioni innovative per l’offerta culturale: un’esperienza personalizzata del patrimonio culturale da offrire agli utenti (turisti, cittadini, curatori, ricercatori…), la fruizione dello stesso, la sua conservazione e salvaguardia. L’obiettivo – spiegano – è rafforzare l’inclusione sociale e favorire la formazione di luoghi virtuosi, reali o digitali, in cui si possano creare, condividere e elaborare informazioni al fine di migliorare la vita dei cittadini e delle imprese in un quadro di auspicabile crescita sociale e economica.

Lo stream InMoto – continuano – si propone di implementare un nuovo modello di Destination Management Organization, attraverso un sistema integrato di strumenti e servizi di supporto alla Mobilità Turistica, per la promozione e la commercializzazione dell’offerta turistico-culturale”.

Due sono infatti gli aspetti fondamentali per rendere il territorio sostenibile e più vivibile: la conservazione e valorizzazione delle risorse culturali e ambientali e, contestualmente, la loro promozione e commercializzazione turistica.

“Il progetto ‪‎Dicet sottolineano ancora i promotori – nasce da un fabbisogno reale e attuale: favorire lo sviluppo, integrando i tanti attori turistici di uno specifico territorio, attraverso la condivisione di informazioni e contenuti su piattaforme tecnologiche innovative”.

Il progetto mira anche a promuovere una nuova figura di turista, in grado di sfruttare soluzioni innovative per valorizzare l’offerta culturale. Il sistema abilita un’esplorazione personalizzata, favorendo percorsi per esperienze culturali di lungo termine in cui la visita diviene solo la tappa di un percorso allargato.

In parole semplici, Dicet coinvolge ed emoziona i visitatori grazie a servizi e applicazioni mobili che integrano sistemi di ragionamento automatico, interfacce utente multimodali, multimediali, proattive, coinvolgenti, immersive e partecipative (per es. ambienti 3D), basate su nuove metafore di interazione (che integrano smartphone, grandi display fissi e dispositivi immersi nell’ambiente), realtà virtuale e aumentata, nuove forme di interazione (storytelling adattivo: narrazioni personalizzate multimediali costruite on the fly).

Il principale output del progetto è un’applicazione mobile per la valorizzazione e la fruizione dei beni, aperta anche all’illustrazione di servizi e trasporti. La app, assicurano, sarà disponibile a breve.

Finanziata nell’ambito del bando Por Miur Smart city e guidata da Engineering Ingegneria Informatica, l’iniziativa, portata avanti con il CNR (IBAM) quale partner scientifico, vedrà la realizzazione di un LivingLab basato su un approccio di condivisione della conoscenza e della collaborazione, allo scopo di creare nuovi servizi e azioni strategiche per il territorio.


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