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All’Aquila la nostra Pasqua è il 6 aprile
05 Apr 2015 07:02

Anche quest’anno arriva la Pasqua, come sempre. Ma all’Aquila arriva anche, come da sei anni a questa parte, il 6 aprile. E stavolta coincidono: era domenica sei anni fa, quella delle Palme, quando ci coricammo timorosi e fiduciosi. Ci svegliammo l’indomani alle 3 e 32. Era il lunedì della Passione e la Pasqua non arrivò. Quest’anno sarà ancora domenica, quella di Pasqua e non dormiremo fino alle 3 e 32. Poi sarà Pasquetta proprio il 6 aprile.

Le nostre Pasque non sono più quelle di una volta, che coincidano o meno con il 6 aprile: nessuno può dimenticare quella settimana di passione di sei anni fa.

Il 6 aprile è il giorno della commemorazione, ricorderemo le vittime e il tragico evento. In realtà non abbiamo mai dimenticato ciò che è accaduto, né potremo mai.
A ricordarcelo, quest’anno, si aggiunge una frase “il fatto non sussiste”, quella con la quale, in appello, i membri della Commissione Grandi Rischi sono stati assolti. Gli aquilani sanno bene cosa successe nei giorni immediatamente antecedenti il sisma e per questo quella frase pesa più di tutte le pietre che sono crollate.

Tra le macerie giacciono le vittime, i loro famigliari, tutti noi e quella frase di piombo.

I numeri degli sfollati, il vuoto del centro storico, il completo abbandono dei borghi, i costi del miracolo berlusconiano, i crolli nei progetti C.A.S.E., l’inadeguatezza della classe dirigente a tutti i livelli, potrete leggerli su tutti i giornali, la nostra richiesta di verità e giustizia, invece, la potrete respirare in ogni vicolo della nostra città.

Avrei voluto trascorrere in silenzio la notte del 6 aprile qui a casa, dove sono rientrata dopo 5 anni, ma la città ci chiama, e ci saremo.


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