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Il sindaco autorizza un profugo a chiedere soldi. Nasce la polemica
10 Mar 2016 09:00

Valguarnera è un comune in provincia di Enna di 8.000 abitanti. Ed è balzato alle cronache per una vicenda morale di un argomento socialmente sensibile.

I fatti partono da una situazione denunciata da un consigliere comunale, che parla di un autorizzazione data dal primo cittadino ad profugo kosovaro, di mendicare per le strade del paese.

La vicenda è stata ricostruita dal giornale La Sicilia. L’uomo rifiuta nel documento aiuti di altro genere, come prodotti alimentari, cercando agli abitanti del paese solo il sostegno economico.

Il consigliere comunale afferma che: “ad essere penalizzati sono i cittadini indigenti di Valguarnera, quelli che non arrivano a fine mese e pagano le tasse.”

Il sindaco ha replicato che la persona era stata segnalata dal parroco del paese, che già il precedente sindaco e sindaci di altri paesi si sono comportati nella stessa maniera.

Il sito Valguarnera.com ha rintracciato il kosovaro telefonicamente per porgli delle domande. Egli si è mostrato assolutamente meravigliato per il clamore suscitato.

Dice l’uomo: “Sono 20 anni in Italia e mi sposto da un comune all’altro, per raccogliere quanto la gente mi dona per mandarlo in Kosovo. Coperte, abbigliamento, elettrodomestici, generi alimentari. Io e mia moglie siamo cardiopatici ed i soldi che raccolgo sono destinati a comprare le medicine, a pagare le bollette ed il carburante con cui giro la Sicilia.”

Le cose che raccoglie – afferma – finiscono vicino Pristina e servono ad aiutare tante persone, che per lui è la ricompensa più bella.

Questo è ciò che si apprende. Ognuno può farsi un giudizio. Magari cinque anni fa questa storia non sarebbe emersa, ma con un Italia in crisi economica ed il tema dei migranti, la questione ha assunto contorni più complessi.


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