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Al #Sud un nuovo polo culturale 2.0 dove lo spettacolo è “on demand”
10 Mar 2016 08:45

Un cinema che non è solo un cinema, ma anche teatro, galleria artistica e laboratorio culturale, con una programmazione “on demand” e il più possibile condivisa dagli stessi potenziali fruitori. Un centro polifunzionale nel quale sperimentare i diversi linguaggi artistici della modernità. Nella volontà di disporre nel cuore urbano di Bari di una struttura innovativa da vivere tutti i giorni e, per la prima volta in Italia, a tutti realmente accessibile. Il “nuovo” cine-teatro Royal, da pochi giorni riaperto dopo alcuni anni di interruzione delle attività, rimuovendo le precedenti barriere architettoniche, dispone, infatti, di una pedana nella quale possono trovare ospitalità fino a 39 diversamente abili in carrozzella.

“La disabilità – ha dichiarato Andrea Costantino, regista cinematografico e amministratore della società Anchecinema che ha rilevato per i prossimi 12 anni la gestione dell’immobile – non può limitare la vivibilità: per questo abbiamo previsto questa ampia pedana per garantire un’ottima visibilità degli spettacoli in una sala da quasi 450 posti e con un palcoscenico ristrutturato da 135mq idoneo ad ospitare rappresentazioni di diverso genere. Da regista di cortometraggi che conosce la difficoltà di far conoscere il proprio lavoro nel mercato della distribuzione – ha proseguito Costantino – con la collaborazione dell’avvocato esperto in diritto d’autore Ebe Guerra, vorremmo che l’Anchecinema Royal diventasse un luogo sia di contaminazione culturale sia di innovazione sociale con persone e associazioni che sulla base dei loro gusti o bisogni indichino la via da seguire per ideare e realizzare poi tanto rassegne cinematografiche quanto reading letterari, mostre fotografiche, saggi di danza e concerti musicali. Un luogo, inoltre, anche di relazione e di formazione, aperto, perciò, alle scuole e agli operatori culturali della città”.

E non finiscono qui, tuttavia, le novità per quest’architettura storica che nel 1935, per la sua ubicazione all’interno dell’area ferroviaria di Bari, era nota come “Dopolavoro Ferroviario”. La riorganizzazione funzionale degli spazi interni, infatti, con la previsione del nuovo ingresso da via Quintino Sella o da Corso Italia, ha creato una sala che, secondo le intenzioni di Costantino e Guerra, potrebbe non solo essere un’area giochi per i bambini, ma anche essere destinata a presentazioni di libri o workshop. Con la società “Anchecinema” che, da quasi un anno, ha scelto di proporsi anche come editore. Per un polo culturale “multidisciplinare” che, con l’imminente apertura di un punto ristoro esterno, ambisce ad essere frequentato tutto il giorno tutti i giorni.

La cultura sosteneva Claudio Abbado è un bene comune primario come l’acqua. I teatri, le biblioteche, i cinema, sono come tanti acquedotti”. In una Bari nella quale i cinema e i teatri restano chiusi, orientando il proprio sguardo a tutta l’Area Metropolitana, il nuovo Anchecinema Royal possa appagare la sete di cultura di chiunque, per una cittadinanza sempre più consapevole e corresponsabile.


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