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Nella Locride si combatte la ‘ndrangheta con l’innovazione. #IlSudcheinnova
19 Mag 2015 06:45

“Fare dell’etica un fattore vincente di competizione sul mercato. Con questa mission, nella Locride (costa jonica della provincia di Reggio Calabria), nel 2003 è nata la Goel èthical consulting & communication”  racconta il Corriere della Sera. Sviluppatasi in una prima fase grazie anche alla collaborazione dell’ex vescovo di Locri, monsignor Bregantini, il gruppo cooperativo si compone oggi di 12 imprese sociali e di una ventina di aziende.

«Il nostro lavoro  – spiega il presidente Vincenzo Linarello al quotidiano – è caratterizzato da due componenti: l’etica e l’innovazione. Siamo andati oltre il classico paradigma della Csr (Responsabilità sociale d’impresa) perché crediamo che il nostro sia un momento storico in cui l’etica deve stare dentro il prodotto, non solo dentro l’azienda». Tra le numerose attività svolte dal gruppo vi sono quelle sociali che spaziano dall’accoglienza di minori e migranti alle strutture sanitarie psichiatriche.

È stato poi sviluppato il marchio di moda etica Cangiari e un vero e proprio tour operator, “I viaggi di Goel”. Infine, l’agricoltura biologica anti ‘ndrangheta di Goel Bio e progetti come “Aiutamundi” basati su un circuito commerciale senza l’uso di denaro contante. Oggi la Goel mette a disposizione le esperienze acquisite attraverso un’attività di consulenza e comunicazione rivolte soprattutto alle imprese no profit e agli enti pubblici interessati.

Recentemente è stato lanciato il servizio di consulenza che potrà contare su rappresentanti anche a Milano e a Roma. «All’inizio – dichiara Linarello non è stato facile perché la nostra attività è nata come contraltare della ‘ndrangheta e della massoneria deviata. La differenza è che noi, contrariamente a tante altre realtà presenti sul territorio calabrese, abbiamo costruito delle alternative e non ci siamo limitati alla denuncia».

 


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