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Salvate l’ulivo. La Puglia si mobilita
14 Apr 2015 07:43

Più di una storia lega la pianta d’ulivo alla Puglia, alle sue campagne, al paesaggio, alla gente. L’ulivo è il “focolare” collettivo intorno a cui intere comunità si ritrovano a scandire il tempo della vita, nel rispetto della natura e dell’alternanza delle stagioni. L’ulivo, nel passaggio di testimone fra generazioni, è anche forziere di tradizioni che si sono fatte valori, ben oltre l’economia agricola. La valenza sociale e culturale dell’ olio extravergine si manifesta anche nella salvaguardia dell’ambiente, nonché nel  suo contributo alla qualità della vita.

D’altronde non c’è comune della Puglia dove non si coltivi.

La Xylella, la malattia degli ulivi che in queste ore sta portando all’espianto di molte piante, rischia di mettere in ginocchio intere comunità.

Dal 24 al 26 aprile alla Fiera del Levante, istituzioni, mondo della produzione, associazionismo ed operatori pugliesi fanno fronte comune con OASI, il Salone dell’Olivo dell’Ambiente, della Salute e dell’Innovazione, per sostenere questa coltura, riscoprirne l’orgoglio, apprezzarne i benefici non solo economici ma anche ambientali.

OASI è una fiera-evento promossa e condivisa da Regione Puglia, Camera di Commercio di Bari, Unioncamere Puglia e Fiera del Levante e  CI.BI. consorzio Italiano per il biologico: tante vetrine con le migliori produzioni ma anche laboratori, degustazioni in una grande manifestazione che intende coinvolgere tutti: produttori, consumatori tecnici, opinion makers, bambini.

Verranno esposti i molteplici impieghi dei frutti dell’olivo, da quello in cucina alla cosmesi, dai processi di produzione ai manufatti realizzati con la stessa pianta.

Con 377mila ettari coltivati ad olivo, pari a circa il 32% del totale nazionale, la Puglia è la prima regione olivicola italiana in termini di superficie. Un primato confermato anche dai dati di produzione: quasi 1,2 milioni di tonnellate di olive, circa il 35% della produzione nazionale. Ed è quella che, con circa 190mila imprese olivicole ricopre un quarto del totale delle aziende italiane.

Il territorio pugliese è quasi tutto a denominazione di origine protetta. Cinque le DOP dell’olio di oliva già riconosciute dall’Unione europea, che conferiscono ai nostri oli una importante leva di differenziazione sui mercati nazionali ed esteri.

Noi, gente di Puglia – dice il presidente di Unioncamere Puglia, Alessandro Ambrosi siamo così abituati alla presenza dell’ulivo che, seppur costretti ad andare lontano, ne facciamo testimonial simbolico della nostra terra. Un filo d’olio extravergine di oliva su un pezzo di pane, dovunque ci troviamo, ci riporta tutti a casa”.

L’intero Distretto dell’olio d’oliva pugliese, il più grande e forse l’unico vero distretto verticalizzato del Meridione d’Italia, con centinaia di migliaia di famiglie coinvolte in olivicoltura, nella trasformazione, nel commercio e nell’imbottigliamento troverà in OASI l’Evento perfetto per la sua valorizzazione.


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