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Apulia Kundi, in provincia di Bari si produce il “superfood” del futuro
01 Lug 2021 07:02

  • Apulia Kundi, start-up con sede a Grumo Appula, produce spirulina biologica
  • È nata come associazione di ricerca e il suo sviluppo è stato finanziato da diversi bandi
  • La spirulina è considerata uno dei cibi del futuro per le sue proprietà

Il cibo del futuro è coltivato in Puglia. È l’alga spirulina, tipica delle aree tropicali, ed oggi prodotta a Grumo Appula, in provincia di Bari, da Apulia Kundi.

Apulia Kundi, l’alga blu bio cresce anche in Puglia

Galeotta fu l’Africa. È stato infatti un viaggio in Malawi ad ispirare Danila Chiapperini e Raffaele Settanni, rispettivamente antropologa e chimico. La prima coordinava un progetto di cooperazione per lo sviluppo, l’altro si occupava di trattamento delle acque. Era il 2010, e l’alga veniva usata nel villaggio in cui si trovavano per rafforzare il sistema immunitario di bambini denutriti e malati di AIDS.

“Conoscevamo l’alga, ma non le sue caratteristiche nutritive” spiega Chiapperini, fondatrice ed oggi project manager dell’azienda. “Quando le abbiamo scoperte abbiamo deciso di attivarci, e ci è anche stato favorevole il panorama politico di quegli anni”. I due infatti nel 2012 hanno partecipato al bando della Regione Puglia “Principi Attivi”, vincendolo. Hanno dato così vita a quella che all’inizio era un’associazione di ricerca e divulgazione scientifica partner dell’università di Bari, e che è ancora attiva.

Da lì, però, le cose sono andate sempre più evolvendosi. Dai primi esperimenti di acquacoltura a una produzione sempre più attiva. Così un bando dell’Ordine dei Biologi, la partecipazione a Expo 2015 e un altro progetto della Camera di Commercio hanno portato alla nascita di una vera e propria start up nel 2016. Il nome un mix tra quello storico della regione, Apulia, e “gruppo, team” in Swahili, la lingua parlata proprio in Malawi.

La produzione “made in Apulia” di spirulina

L’alga spirulina è tipica delle cosiddette “zone blu”, i luoghi del mondo in cui le persone vivono più a lungo. Di certo non è endemica dell’Italia. Gli scienziati di Apulia Kundi per coltivarla riproducono le condizioni ottimali per la sua crescita dentro una serra. Resta comunque una produzione stagionale, dalla primavera all’autunno.

“Buona parte della produzione di spirulina proviene dall’Est Europa e dalla Cina – continua Chiapperini – ma questo crea un problema di tracciamento e di qualità. Quella prodotta da noi fornisce ai clienti la certezza sulla provenienza di un prodotto finale che è costituito al 100% dall’alga“.

Una vera e propria produzione “made in Italy” o, per meglio dire, in Apulia. “Noi vendiamo la spirulina disidratata a freddo, così che mantenga le proprietà nutritive, e di recente abbiamo anche inserito nuovi prodotti come la pasta, i crackers e il miele alla spirulina”.

Le caratteristiche del “superfood”

La chiamano “superfood”, ma per il team di Apulia Kundi è il “cibo degli dei”. “La spirulina è l’alimento più completo che esista. È un cibo antichissimo e per questo alla cima della catena alimentare, contenendo magnesio, potassio, selenio, tutte le vitamine del gruppo B e tre volte le proteine della carne“, racconta ancora la project manager.

Così ha funzioni energizzanti, depurative e di regolazione di colesterolo cattivo e zuccheri nel sangue. Fortifica l’organismo ed è un supporto al sistema immunitario. La quantità ideale di spirulina è di mezzo cucchiaino alla mattina, il doppio per chi fa sport.

Le prospettive di Apulia Kundi

La produzione di spirulina è un vero e proprio progetto “green”, che vuole venire incontro alla questione della sostenibilità alimentare causata dal sovrappopolamento. Inoltre, contribuisce all’abbattimento dei gas serra pulendo l’aria, e richiede un cinquantesimo dell’acqua necessaria per le stesse proteine nella carne.

Il progetto di ricerca, però, non è finito. L’azienda, a fianco della vendita della spirulina, continua a interessarsi agli studi sulle microalghe. Tant’è che un nuovo progetto riguarda la depurazione dei terreni dai metalli pesanti per mezzo di spirulina e canapa.

Nel frattempo, tra gli obiettivi c’è anche quello di aumentare la produzione. Se l’ecommerce ha aperto le porte verso il resto d’Italia, i pugliesi restano i clienti principali della start-up, grazie alla rete di farmacie e negozi che distribuiscono i prodotti sul territorio. Essere rimasti “in casa”, comunque, è una fonte di orgoglio per i due fondatori: “Il nostro è stato un percorso in controtendenza rispetto a ciò che si fa di solito”, spiegano. D’altronde, la loro idea è nata nel sud del mondo.


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