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Autorizzata la linea elettrica che collegherà le due sponde della Sicilia
28 Dic 2021 07:55

Il Ministero della Transizione Ecologica ha autorizzato l’elettrodotto a 380 kV “Chiaramonte Gulfi-Ciminna”, il collegamento ad altissima tensione di 172 km per il quale Terna investirà circa 300 milioni di euro che permetterà di migliorare significativamente la qualità della rete elettrica regionale, favorendo la produzione da fonti rinnovabili.

I vantaggi del nuovo elettrodotto

L’opera, inserita nel Piano di Sviluppo 2021, è uno degli investimenti più importanti previsti in Italia dalla società guidata da Stefano Donnarumma. L’elettrodotto collegherà le stazioni elettriche di Chiaramonte Gulfi, in provincia di Ragusa, e Ciminna, in provincia di Palermo, attraversando altre quattro province (Agrigento, Caltanissetta, Catania ed Enna) per un totale di 24 Comuni.

La nuova linea permetterà di massimizzare gli scambi di energia elettrica tra l’area occidentale e orientale dell’Isola, creando migliori condizioni per il mercato elettrico. In aggiunta, l’elettrodotto servirà a rafforzare la sicurezza della rete, con conseguente incremento della qualità e della continuità della fornitura, e a sfruttare con maggiore efficienza l’energia prodotta dalle fonti rinnovabili.

Si tratterà del primo collegamento ad altissima tensione nella parte occidentale della Sicilia, fino ad oggi caratterizzata da una rete a 150 kV. L’opera, infrastruttura fondamentale per l’intera Regione, rientra tra gli interventi di Terna funzionali al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione posti dal Pniec, il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030.

Gli step del progetto

All’inizio del 2022 Terna avvierà la fase di progettazione esecutiva, a seguito della quale è prevista l’apertura dei cantieri che verranno completati in circa due anni.

Una volta realizzato il collegamento, per la cui costruzione saranno coinvolte 60 imprese e 450 lavoratori, Terna dismetterà circa 20 km di linee elettriche in aree densamente abitate e di pregio ambientale e culturale, per un totale di circa 60 ettari di territorio liberati da vecchie infrastrutture.

Terna, che a livello regionale gestisce oltre 4.500 km di linee in alta e altissima tensione e 76 stazioni elettriche, nell’ambito del Piano Industriale 2021-2025 “Driving Energy”, investirà in Sicilia oltre 1,7 miliardi di euro per lo sviluppo e la resilienza della rete elettrica regionale, in funzione della transizione energetica di cui l’azienda è protagonista. Il piano di interventi previsto coinvolgerà complessivamente oltre 500 imprese e 2.000 tra operai e tecnici.


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