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Melfi, una centrale a gas naturale in una Basilicata che punta al green
10 Lug 2021 07:34

  • Costruzione di una centrale elettrica a metano nel comune di Melfi
  • I lavori saranno ultimati per far rientrare l’opera nel capacity market
  • La Regione ha investito anche su nuovi progetti nell’ambito “green”

Iniziano i lavori per la creazione di sei nuove centrali a gas naturale in tutta Italia. Una di queste si troverà in Basilicata, nel comune di Melfi, area industriale di San Nicola. L’obiettivo è quello di ultimarle entro giugno 2022, così da rientrare nel capacity market che gestirà la transizione energetica italiana. E dalla Regione si parla di svolte sempre più green.

La Finlandia sbarca a Melfi: il progetto di Wärtsilä

Wärtsilä, multinazionale finlandese che si occupa di produzione di energia, ha stipulato un contratto con l’italiana Metaenergiaproduzione S.R.L. (parte di Metaenergia). “I nuovi impianti ad avviamento rapido sono necessari per fornire un sistema flessibile di bilanciamento”, ha spiegato l’azienda nordeuropea in una nota. Il Capacity market gestito da Terna, infatti, si occuperà di favorire la transizione verso il rinnovabile, occupandosi però di richiedere l’uso di fonti non rinnovabili in caso di necessità.

“La capacità di avviamento e arresto rapido è essenziale per fornire un efficace bilanciamento del sistema quando l’energia solare ed eolica, intrinsecamente variabili per loro natura, vengono introdotte in maggior quantità”, ha chiarito ulteriormente Sushil Purohit per conto di Wärtsilä.

I dubbi e le lodi alla centrale Wärtsilä

Nonostante la centrale funzionerà a gas naturale, ovvero il combustibile fossile meno inquinante, non sono mancate le voci in disaccordo. Tra queste quella di Danilo Carbone del Comitato diritto alla Salute. “Non sappiamo a cosa serva – ha infatti dichiarato a Le Cronache Lucane – non c’è nessuna centrale di carbone da sostituire. Siamo in sovrapproduzione di energia elettrica”. “L’impianto – continua – sommerà inquinamento a una delle zone più inquinanti di tutta la Basilicata“.

Ben più felice invece Francesco Cupparo, assessore alle Attività produttive. “Non è solo un significativo investimento privato in forte sintonia con la strategia della Giunta Regionale, che ha candidato la Basilicata ad ospitare uno dei nove hub energetici previsti nell’ambito del Piano nazionale ripresa e resilienza – ha detto in una nota – ma rappresenta un nuovo ‘biglietto da visita’ per rendere il nostro territorio più attrattivo per nuovi investimenti industriali“.

Dall’idrogeno alla ricerca: nuova prospettive per la Basilicata

Soddisfatto anche il segretario nazionale della UIL Vincenzo Tortorelli. “La scelta di Melfi è dunque strategica ed investe un’ampia area interregionale – ha dichiarato – con la presenza della centrale Terna dove confluisce l’energia raccolta da impianti eolici e solari del comprensorio”.

In merito alla possibilità di investire sul rinnovabile, inoltre, Tortorelli ha fatto presente l’importanza del progetto “Energy Valley”, presentato da Eni un anno fa. “È opportuno candidare ufficialmente la Basilicata ad ospitare centri di trasformazione energetica per la produzione di energie alternative, incluso l’idrogeno, prima che Eni pensi ad altre aree del Paese”.

“In attuazione delle linee programmatiche del Governo Bardi – ha invece aggiunto Cupparo – intendiamo fare della Basilicata  un centro per la ricerca e la sperimentazione lungo tutta la filiera dell’energia green. Ci auguriamo che tali progettualità possano innescare un circolo virtuoso di rilancio dei processi interni connessi alle attività della ricerca e dello sviluppo/innovazione delle imprese”.

Proprio per questo l’assessorato ha finanziato cinque progetti di ricerca e sviluppo per il comparto energia: RE2BIOMET, che si occuperà di trasformare l’energia rinnovabile in eccesso in biometano; ZEN4NPC, per la gestione dell’energia nei poli industriali e tecnologici; SIMAE, che sperimenta e favorisce la soluzione di problematiche legate ai flussi energetici in 15 aziende; IBIS ECO, per la riqualificazione e decarbonizzazione di complessi residenziali ed edifici della pubblica amministrazione; EMERA, per lo sviluppo di piattaforme di generazione e accumulo di energia rinnovabile.


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