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Sanità, la startup dal cuore calabrese PatchAI acquisita da una multinazionale
19 Nov 2021 10:49

  • Dal cuore calabrese, PatchAI è una startup medtech nata a Padova
  • Oggi è stata acquisita dalla multinazionale americana Alira Health
  • Si occupa di fornire servizi automatizzati di supporto ai pazienti nel corso di trial clinici

Il futuro della medicina è nel contatto empatico con il paziente. È questa la visione di Patchai, azienda italiana recentemente acquisita da Alira Health. Tra i suoi fondatori anche un calabrese, Alessandro Monteresso.

PatchAI: un’intelligenza artificiale al servizio dei pazienti

L’idea dietro a PatchAI nasce a Padova da Alessandro Monterosso, Daniele Farro, Kumara Palanivel e Filip Ivancic. In questo gruppo multiculturale di fondatori anche un calabrese, Monterosso, oggi CEO dell’azienda. L’obiettivo è stato fin da subito quello di creare un sistema di raccolta dati nel corso di studi clinici decentralizzati. Ciò è ottenuto attraverso un metodo conversazionale, solo che le conversazioni dei pazienti non sono con un medico.

È a questo punto che entra in gioco un “assistente virtuale empatico”. Questa intelligenza artificiale diventa l’interlocutore del malato e personalizza il proprio approccio al fine di garantire il maggior rispetto possibile del protocollo medico. Il servizio di PatchAI finora ha così garantito un’aderenza dei pazienti del 95% alle indicazioni fornite nel corso dei trial clinici, 9 volte superiore rispetto alle modalità cartacee. Una situazione in cui a guadagnarci c’è sia l’équipe medica che il malato, che può seguire il proprio percorso di cura con maggiore coinvolgimento.

Già nel corso dei primi mesi questa startup medtech ha riscosso un certo successo, vincendo decine di concorsi e partecipando a diversi eventi internazionali. Da oggi però il suo futuro è in un contesto più grande.

L’acquisizione da parte di Alira Health

Mettere sotto la propria ala il progetto italiano è per Alira Health una scelta coerente col proprio percorso imprenditoriale. L’azienda, che ha sedi in 7 stati diversi, si occupa infatti di consulenza paziente-centrica, ed è perciò interessata a qualsiasi novità metta al centro il malato. Una piattaforma come PatchAI, dunque, che è tra le 100 Top Global Digital Health Companies del Medical Futurist Institute ed è stata accelerata da Plug and Play (in Silicon Valley), non poteva di certo scapparle. “L’acquisizione di Patchai rappresenta una tappa strategica per realizzare la nostra visione di affermarci come leader nel mercato delle tecnologie per la raccolta dei dati dei pazienti negli studi di Real-Word”, ha commentato il CEO di Alira Gabriele Brambilla.

Come dichiara inoltre Monterosso, qelle di Patchai sono “soluzioni intelligenti che mettono al centro le persone, per guidare e amplificare l’impatto positivo delle aziende biofarmaceutiche, dei professionisti sanitari e dei pazienti sul futuro dei sistemi sanitari”.


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