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Sicilia Immagina, il diario natalizio tra cultura e riscatto/ Primo giorno
30 Dic 2019 18:10

L’indagine sulla qualità della vita delle Città Italiane de Il Sole 24 ORE anche quest’anno è arrivata inesorabile, mettendo in evidenza il divario tra Nord e Sud. È Milano ad aggiudicarsi, per il secondo anno consecutivo, il primo posto nella classifica, fanalino di coda della classifica è Caltanissetta (107°), che occupa l’ultimo posto della classifica per la quarta volta.

Il tour natalizio

Nulla togliere alla blasonata classifica, ma ho deciso di partire e andare a vedere con i miei occhi che aria tira in fondo alla classifica. Ci trascorrerò tutto il periodo natalizio!

In modo completamente autonomo diverse organizzazioni culturali siciliane attive nelle aree interne dell’isola – Creative Spaces Centro Espositivo d’Arte Contemporanea dell’ex Rifugio
Pescheria delle Idee Badia Lost & Found Ponte di Archimede Produzioni Collettivo SempliCittà Italia Nostra Lentini TrasFormAzioni Pro Loco Lentini Mi Fa Sol | Milena Festival Sociale – è ora di cambiare musica! – si sono messe in moto ed hanno organizzato “Sicilia Immagina”, un tour di presentazione del Libro “Artigiani dell’Immaginario”.

La presentazione è una scusa perfetta per avviare un lavoro di creazione di rete tra pratiche di innovazione culturale in territori considerati marginali o in ritardo di sviluppo. In sette giorni percorreremo centinaia di chilometri, incontreremo amministratori locali, artigiani dell’immaginario, giovani entusiasti, progetti e cittadini, faremo di tutto per far emergere quella brace che arde sotto la cenere e che può appiccare il fuoco del cambiamento.
Il diario, giorno per giorno, sarà pubblicato su Resto al Sud, con l’intento di aggregare lungo la strada altri compagni di viaggio e condividere con ciascuno di voi riflessioni e punti di vista.

Sicilia Immagina

28.12.2019 Caltanissetta

Sicilia immagina, il viaggio

Arrivo all’alba a Palermo. Via mare, come piace a me. Prima tappa da raggiungere: Mussomeli. Non potevo però lasciare Palermo, prima di scaldarmi il cuore, attraversando le sue viscere. Entro al mercato di Ballarò, brulicante di voci, colori e volti segnati. Mi intrufolo tra le bancarelle e cerco di fare qualche affare. Appena fatto l’affare, una marionetta costruita alla buona con pezzi di legno, ritagli di stoffa e pezzi di ottone, mi dirigo verso l’auto per intraprendere il primo tratto del viaggio. La Palermo-Agrigento più che una strada è una cicatrice che segna un territorio. Ogni chilometro racconta una ferita. Ogni deviazione testimonia una questione irrisolta. Una sofferenza continua dell’irrisolto siciliano.

Il viaggio

Per arrivare a Mussomeli devio dalla strada principale e percorro un raccordo spettrale, l’Aquaviva-Tumarrano, 44 milioni di euro in trent’anni di cantiere mai concluso. Arrivato a Mussomeli, mi accoglie la magnificenza del Castello eretto tra XIV e il XV secolo e il sorriso di Michele Schifano, un artigiano dell’immaginario che ha reso possibile il mio viaggio. Michele inizia a raccontarmi storie antiche e contemporanee di un paese che si spopola giorno per giorno, che per arginare il fenomeno ha messo le case in vendita a 1 euro. Con Michele ci trasferiamo poi a Caltanissetta, dove ci aspettano i ragazzi di Creative Space, che per definire la propria missione usano le parole di Elio Vittorini: “La cultura non è professione per pochi: è una condizione per tutti, che completa l’esistenza dell’uomo”.

Generare cultura e cambiamento

Eros Di Prima, uno dei fondatori di Creative Space, ritornato a Caltanissetta per scelta dopo aver studiato e lavorato all’estero come architetto, convinto che la sua terra sia il posto migliore dove impegnarsi per generare cultura e cambiamento, ci fa strada verso il Centro Espositivo d’Arte Contemporanea dell’ex Rifugio, uno spazio realizzato riutilizzando un rifugio degli anni ’40, che per l’occasione ospiterà la nostra discussione insieme alla mostra Trasformazioni e rivoluzioni attraverso l’arte.

I “Tre Santi”

La processione “I Tre Santi”

Lungo la strada incrociamo la processione dei “Tre Santi”: il Redentore, l’Immacolata e San Michele Arcangelo (i tre protettori della Cittá di Caltanissetta), che da oltre 100 anni escono dalla Cattedrale in segno di ringraziamento per lo scampato pericolo dal terremoto che la mattina del 28 Dicembre 1908 distrusse Messina, e buona parte della Sicilia orientale. I canti dei portantini, mi fanno venire la pelle d’oca e mi rimandano ad uno dei tratti più intensi del Sud: la devozione.

Le “Trasformazioni”

Arrivati all’Ex Rifugio, ci raduniamo in una stanza accogliente e ci raccontiamo in una dinamica informale. Antonella Ballacchino, discussant della serata, così descrive la nostra adunata. “Non è certamente casuale l’avere ospitato l’ Artigiano dell’ Immaginario, Agostino Riitano e il suo libro, nel contesto della mostra collettiva d’ Arte “TRASFORMAZIONI”. L’Uomo – Artista è l’insieme delle trasformazioni che avvengono nel corso dell’esistere. Così, un po’ in ritardo per via delle strade e per il gelo, arriva Agostino fiero del suo Sud ad allietarci con le Sue disquisizioni sulla passione di saper contestualizzare e vedere contemporaneamente tra le stratificazioni emozionali ciò che accade per farne concretezza, evento, arte, cultura. Parlare di lui e con lui è stato come sfogliare le pagine de “Artigiani dell’ Immaginario” in un affascinante processo di identificazione universale delle esperienze, quasi come incontrare le stesse anime, sentire gli stessi dialoghi, partecipare al processo “del cominciamento”.

E’ un viaggio tra le parole, una staffetta ansimante di citazioni colte e sedimentazioni, una clessidra continuamente capovolta in un tempo che non esiste ma che è il testimone fisico del cambiamento. Il percorso di Agostino è un percorso raccolto nel coacervo delle antitesi, già dal titolo stesso del libro, è il dialogo costante tra immanenza e trascendenza, è “fare pace” come dice lui, con l’errore.

La passione

Caltanissetta ha accolto con speranza un Artista garante della possibilità che la cultura e la passione per la stessa possono determinare anche in ambito di scelte e caparbia motivazione. Un incontro poliedrico che ha il sapore di un trampolino di slancio verso una visione giovane e spessa di chi parte e poi ritorna con una valigia colma di “attrezzi”, gli strumenti per vedere oltre il proprio contenuto campo visivo e farne nuovo “modo di fare” attraverso l’eccezionale pensiero abduttivo, nel macroscopico spettacolo urbano che diviene il suo palcoscenico senza confini”.

Agostino Riitano


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