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Trapani-Milo, addio binario morto: pubblicata la gara d’appalto
19 Nov 2021 12:13

  • Il bando di gara sarà pubblicato entro pochi giorni
  • Per rifare il tratto ferroviario ci sono 144 milioni di euro
  • La Trapani-Milo è chiusa dal 2013

I lavori per il tratto ferroviario Trapani Milo fanno un altro passo avanti. Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) ha, infatti, pubblicato il bando di gara per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori di ripristino della linea ferroviaria Palermo-Trapani, via Milo. Saranno rimessi in sesto quei binari morti dal 2013.

Gli interventi previsti

I lavori restituiranno al territorio del Trapanese un collegamento ferroviario più efficiente fra Palermo e Trapani – interrotto dal 2013 per una serie di movimenti franosi lungo la linea – e un’occasione per il rilancio del turismo, grazie all’interconnessione più rapida con gli aeroporti dei due capoluoghi, “Falcone e Borsellino” e “Vincenzo Florio”.

Il tratto di linea oggetto dell’appalto è lungo 47 km e attraversa i territori dei Comuni di Trapani, Paceco, Erice, Buseto Palizzolo, Castellammare del Golfo e Calatafimi/Segesta.

Oltre agli interventi di potenziamento della linea, è prevista anche la riqualificazione della fermata di Segesta Tempio (in prossimità dell’omonima Area Archeologica) e della stazione di Calatafimi, che saranno adeguate ai vigenti standard europei, garantendo un elevato comfort ai viaggiatori e l’accessibilità alle persone con disabilità e a ridotta mobilità, grazie alla realizzazione dei percorsi per non vedenti e alla collocazione di ascensori.

L’esecuzione dell’opera, dal valore di circa 102,3 milioni di euro e della durata complessiva prevista di 1.069 giorni, richiederà un impiego giornaliero medio di circa 150 maestranze.

L’opera, inclusa nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e con gestione commissariale ai sensi del “D.P.C.M. del 16 aprile 2021”, si inserisce nel più ampio progetto di RFI per l’intero comprensorio di Trapani, ed è complementare al progetto di elettrificazione della linea e alla realizzazione del “Sottovia” di Trapani, che consentirà la soppressione dei tre passaggi a livello presenti nell’ambito urbano della città.

Falcone: “Luce in fondo al tunnel, ma continueremo a vigilare”

Per l’assessore siciliano alle infrastrutture Marco Falcone è un piccolo, importante traguardo: ”Abbiamo lungamente lavorato per porre fine a una delle più grandi mortificazioni infrastrutturali per la Sicilia. Oggi vediamo un pò di luce in fondo al tunnel: la prossima settimana verrà finalmente pubblicata da Rfi la gara per il ripristino della via Milo, ferrovia chiusa per frane addirittura dal 2013. Il governo Musumeci si è fatto carico in questi anni del grido d’aiuto di tutta la provincia di Trapani e ha portato questa vicenda all’attenzione di Roma, per ottenere ciò che spetta alla Sicilia, cioè infrastrutture che non restino più abbandonate a causa delle lungaggini della burocrazia dei lavori pubblici. Continueremo a vigilare per avviare celermente l’opera e rispettare le tempistiche programmate, così da restituire davvero la linea ferroviaria Trapani-Palermo a tutti i siciliani”. 

Per il governo la Trapani Milo è opera strategica

Il via libera alla pubblicazione della gara d’appalto era arrivato ad ottobre, secondo il cronoprogramma stato indicato, lo scorso mese di agosto, dal commissario straordinario dell’opera, l’ingegnere Filippo Palazzo (nominato dal Ministro delle Infrastrutture). Ad agosto, infatti, l’ufficio del Commissario straordinario aveva emanato due ordinanze per sbloccare i lavori e fissano il cronoprogramma delle attività. La Trapani Milo è compresa nell’elenco dei progetti “licenziati” dal Ministero delle Infrastrutture come “strategici” e affidato a gestione commissariale.

La linea ferroviaria è bloccata da otto anni

Da otto anni la linea ferroviaria che collega Palermo e Trapani via Milo è bloccata. Il collegamento è stato sospeso nel 2013 perché la terra stava letteralmente inghiottendo quei binari. Questo l’elenco dei danni che convinse i tecnici a dire stop: erosione del fondo degli alvei, erosione delle fondazioni delle pile dei viadotti, instabilità delle scarpate di rilevati e trincee, fessurazioni su opere d’arte esistenti, versanti in frana. Un disastro globale


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