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I #droni al lavoro nei campi del #Sud
16 Giu 2015 06:34

Utilizzare i droni per un’agricoltura sana e sostenibile: è una delle applicazioni sulle quali lavora il team della Skyline, un gruppo di giovani ingegneri nato con Principi Attivi 2012 ed oggi tra i protagonisti del progetto Fooding, finanziato dall’Unione Europea e coordinato dall’Istituto agronomico Mediterraneo di Bari e dalla locale Camera di commercio. Una delle idee di base del progetto è operare il precision farming, monitorare quindi con i droni ettari di terreni coltivati e capire come intervenire, attraverso la trasmissione dei dati direttamente sui dispositivi mobili, in caso di sviluppo di malattie. Uno strumento che sarebbe stato utilissimo per arginare i danni della Xylella fastidiosa agli ulivi salentini.

Il via libera da parte dell’Enac, l’ente nazionale per l’aviazione civile, all’utilizzo dei droni in remoto lo scorso  20 maggio, data in cui si è dato il via libera a nuovi scenari per l’attività della Skyline. Il nuovo regolamento  prevede l’introduzione di una licenza per i piloti di mezzi aerei a pilotaggio remoto, riconosciuta dopo aver svolto un periodo di formazione e verifica all’interno di una delle scuole del circuito Enac, la registrazione autonoma dalle imprese che operano in aree non critiche tramite dichiarazioni di responsabilità sul sito web dell’ente e la sostanziale liberalizzazione dei droni con peso inferiore ai due chilogrammi, che potrebbero sorvolare anche le città. Michele Fazio, Luigi De Cesare e Nicola Mastronicola hanno anche sviluppato un drone a idrogeno, un prototipo a totale impatto zero sull’ambiente.


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