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Il talento di Roger è nelle sue mani. Da illustratore
25 Ott 2013 07:42

Chiedete a un bravo disegnatore di farvi un ritratto. Il risultato del suo lavoro vi renderà persone felici. Chiedete, poi, la stessa cosa a un illustratore. Quel che ne verrà fuori potrebbe in qualche modo sconvolgervi. Ritrovarsi nudi, ritrovare se stessi senza maschere, disarmati dalle convenzioni di sempre, ritrovarsi più sinceri, nella rappresentazione ironica di se stessi, potrebbe sconvolgere alcuni, ma divertire tanti altri.

Old Roger, illustratore di Pescara nato nel 1986 e formatosi al Liceo G. Misticoni della stessa città, è autore delle illustrazioni qui presenti. Ha collaborato con alcune riviste come Antitempo e L’Ombroso. Alcune stampe delle sue opere sono attualmente esposte presso Il Cicchetto, in corso Manthoné 58 a Pescara. La mostra è stata realizzata grazie alla collaborazione della tipografia Inprinting, e presto gli stessi disegni voleranno altrove per essere visitati da altri occhi, per circolare tra altre realtà.

Tra le mura del piccolo ma accogliente locale pescarese, le immagini di Roger compongono uno scenario illustrativo suggestivo e stimolante. Le sue illustrazioni costringono il pubblico a soffermarsi per più di qualche minuto a osservare il disegno. Tra simboli e distorsioni, le sue stampe offrono una visione della vita e dell’uomo del tutto originale, rimescolando elementi presi dalla simbologia classica con altri della cultura più moderna, il tutto rivisitato in chiave ironica e satirica. Come l’opera che abbiamo preso come immagine di copertina, che raffigura un uomo di schiena con cucito addosso il braccio di Caravaggio, che rappresenta la capacità di disegnare, cucita addosso come se fosse un vestito esterno, ma in saldo!

Roger ha cominciato da piccolo fotografando le cose che lo incuriosivano. Con le macchine fotografiche del nonno, catturava gli oggetti, le cose, i visi e le persone che andava incontrando. Ha imparato così a lavorare con gli acidi e ad apprezzare il valore della manualità nell’espressione dell’arte figurativa.

Per questo oggi, quando disegna, non lavora mai in post produzione. Si rifiuta, infatti, di rimaneggiare i suoi lavori con i programmi di grafica tanto in voga negli ultimi anni. Lui fa tutto a mano: le cose dell’arte devono essere toccate e bisogna imparare a lavorare con le mani.

Lavora per lo più con penne e acquerelli, prendendo ispirazione dalle cose che incontra nel mondo e dai visi di chi lo circonda, giocando con le linee, risaltando un particolare, sconvolgendo le prospettive in alcune opere, sovvertendo i punti prospettici in altre, con l’obiettivo di turbare il regolare assetto delle dimensioni, riportando sul foglio la versione satirica delle persone e delle cose che noi tutti conosciamo.

Dumas figlio, nel suo romanzo La signora delle camelie, scriveva che gli scrittori, per inventare i loro personaggi, hanno bisogno di conoscere prima gli uomini. Old Roger, per caratterizzare meglio i suoi di personaggi, va in giro con un diario sempre nella borsa per appuntare ogni cosa, per non dimenticare niente e per raccontare tutto di quello che vede e soprattutto di quello che sente anche se non sempre si vede così bene.

Per questo, dice di voler rappresentare i sogni. Per questo, pescatore di sogni lui stesso è uno che ai sogni non ci rinuncia mai. Amante della letteratura, dei viaggi, della musica e dell’arte naturalmente, Roger è uno che vorrebbe avere più tempo per fare tutto ma intanto che il tempo scorre, intanto che i sogni della notte sfumano nelle situazioni quotidiane, tra il reale e la fantasia, Old Roger continua a disegnare. E quel che disegna ci sconvolge un po’ forse perché riesce a ricreare le cose non per quelle che sono, ma per come ci piacerebbe riuscire a ricordarle.

Ha scelto appositamente di esporre le sue opere in un locale anziché nelle classiche sale espositive, perché l’arte, secondo lui, è qualcosa che va vissuta tra la gente, tra le gente comune, e non rivolta soltanto a un pubblico di specialisti, un pubblico privilegiato, alle persone del mestiere. L’arte va portata nelle strade e tra la gente, dalle stesse strade e dalla stesse gente da cui prende ispirazione.

Oggi le sue opere sono a Pescara, domani a Milano, dopodomani chissà dove. Noi ci auguriamo che non dimenticherà mai di portare con sé il suo diario di bordo. Per appuntare tutto. E per condividerlo con noi.


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