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La standing ovation per Eduardo De Filippo
24 Apr 2015 04:21

Standing ovation per Eduardo De Filippo. Così il Gruppo Teatrale ‘Amici dell’Arte’  di Lucera chiude la 46ma stagione

Finale col botto per ‘Gli Amici dell’Arte’ di Lucerail Gruppo Teatrale diretto da Germano Benincaso e che, ancora sulla scia dei festeggiamenti, chiude ufficialmente la sua 46ma stagione artistica.

Alla Serata per Eduardo, oltre al sipario dell’Opera San Giuseppe di Lucera, è calata l’immensa commozione del pubblico, lasciatosi trasportare a vista d’occhio dalle performances  degli Amici dell’Arte di Lucera che hanno voluto dedicare l’ultimo appuntamento del cartellone 2014/2015 proprio ad Eduardo De Filippo.

Ad omaggiare la sottile ironia e la franca umanità di De Filippo, lo scorso 7 marzo, difatti, sono saliti sul palco dell’Opera gli ‘storici’ e fondatori della compagnia teatrale, nonché  Arturo Monaco, Lello Spagnuolo, Lina Carratù, Ida Salvatore e Marcella Cogato. Una serata che ha contato pure delle interpretazioni del regista, oltre che delle doti canore di Annarita Di Giovine Ardito e Simona Calabria.

Dal 1970 al 2015, gli Amici dell’Arte di Lucera non smettono di dimenticare Eduardo. Come spiega il regista del Gruppo, Germano Benincaso“Trent’anni fa moriva un genio del teatro contemporaneo che, non solo ho avuto l’onore di conoscere personalmente, autorizzò pure  la Compagnia nel 1970 a rappresentare la  ‘Napoli milionaria’, prevedendo per primo il successo di ‘Filumena Marturano’  alla Sala Umberto di Roma nell’85. Due brani incantevoli tratti dalle più note commedie di De Filippo che, assieme a ‘Natale in Casa Cupiello’, hanno concluso questa stagione nel migliore dei modi”.

E che la Stagione si sia chiusa nel migliore dei modi è un dato di fatto. A parlare sono i numeri.  

1800 spettatori per il solo primo spettacolo, andato in scena al Teatro Comunale di San Bartolomeo in Galdo con la rappresentazione della commedia “Tra mugghier e marit nen ci mett u dit”, opera di George Feydeau, adattata in vernacolo da Benincaso e portata a Lucera in ben 6 repliche, occasioni in cui, com’ha sottolineato il regista, “gli attori hanno dimostrato tutto il loro affiatamento possibile e tutta la loro personalità, recitando ogni volta a ritmi sostenuti, meritandosi ogni onore di critica grazie all’intrigo del testo ed ai numerosi colpi di scena che si sono susseguiti dall’inizio alla fine dello spettacolo. Perché – spiega entusiasta Benincaso- Prima di essere  gli ‘Amici dell’Arte’ di Lucera noi siamo legati da un’amicizia profonda e sincera, la stessa  che sta permettendo il rinnovarsi delle stagioni artistiche ma, soprattutto e ripetutamente, delle emozioni. E non c’è posto più costruttivo del teatro per mantenere fermi e alti i sentimenti. Trasmetterli al pubblico poi– conclude- si rivela ogni volta essere una vittoria”.

Pagine esilaranti, ma anche appuntamenti di riflessione, tra musiche d’autore e storia, dove le passioni hanno incontrato la cultura popolare, in un continuo gioco di inaspettate suggestioni sullo sfondo di un emozionante palcoscenico fatto solo di sentimenti. Un mix di elementi non sfuggiti alla giuria del Festival Nazionale del Teatro dialettale, giunto nel 2015 alla XII edizione, al Teatro Fenaroli di Lanciano, dove la compagnia lucerina s’è esibita con lo stesso lavoro quest’anno e, negli anni precedenti, con altre opere, totalizzando 5 partecipazioni e guadagnandosi prestigiosi riconoscimenti: a Germano Benincaso è stato conferito, infatti,  il premio per il miglior testo originale  con la commedia “Nu figghie ‘nda buttiglie”, Lina Carratù, invece, è stata premiata in tre edizioni diverse come miglior attrice protagonista e miglior attrice caratterista, mentre la commedia “Violett e Gelsomin ci truvam sop’a Fessbbucche” ha ottenuto il premio per il miglior spettacolo della XI edizione del Festival, fino ad arrivare a Giuseppe Grasso, premiato nell’edizione di quest’anno per  ilmiglior allestimento scenico, riconoscimento che gli è stato conferito per altre tre volte negli anni passati.

Work in progress per la prossima stagione. Come in un bazar, a spartire gli onori, gli spazi e le parti, gli Amici dell’Arte di Lucera, archiviato il gran successo di critica e di pubblico della stagione che s’è appena conclusa,  sta già lavorando per la prossima. Tante le novità nel prossimo cartellone, ristrutturato nel particolare e studiato ad hocper il pubblico.  “Per i dettagli – rende noto Germano Benincaso che, rifacendosi ad Eduardo, con ironia, continua-S’ha da aspettà. Ha da passà ‘a nuttata”.


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