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Nonni e nipoti insieme in cucina. Così il ristorante sociale batte la crisi
28 Feb 2014 06:56

Cari tutti, vi scrivo brevemente per comunicarvi questa bella notizia, il mio progetto ‘Fork in Progress’ è uno dei vincitori del bando “Principi Attivi 2012, promosso dalla Regione Puglia“.

Era stata la stessa Luana Stramaglia, giovane studentessa di Foggia, a darne notizia qualche tempo fa. Lo aveva fatto per mezzo di una lettera indirizzata a Asvi, la scuola di management e Innovazione sociale che stava frequentando.

Ora, lo stesso Fork in progress, il progetto che unisce cucina e social business ideato da Luana, dopo esser risultato il vincitore del bando pugliese, è anche tra i 30 progetti scelti nell’ambito dell’European Social Innovation Competition, una sfida, lanciata dalla Commissione Europea, che intende valorizzare le soluzioni e le idee progettuali più innovative, quelle capaci di contribuire a combattere la crisi occupazionale.

Oltre mille e duecento i progetti che sono giunti da tutti i paesi europei, ma solo 30 sono stati quelli selezionati. I semifinalisti, tra cui la stessa Luana, saranno premiati con un mentoring in Social Innovation, finalizzato a supportare i concorrenti nello sviluppo concreto della loro idea.

Dal 3 al 5 marzo gli sfidanti si incontreranno a Bilbao, interfacciandosi con esperti nel campo dell’innovazione sociale. Solo i primi dieci però, quelli che dimostreranno una maggiore concretezza e grinta nell’attuare le proprie iniziative, otterranno i trentamila euro del premio finale.

L’idea di Fork in progress è semplice e concreta: far lavorare insieme, nella cucina di un ristorante, nonni (anziani a rischio di emarginazione sociale) e nipoti (studenti dell’istituto alberghiero).

Fork in progress – spiega la promotrice – sarà un’impresa a finalità sociale. I profitti verranno dalla ristorazione a km 0 e la mission sarà sperimentare la solidarietà generazionale ai fornelli. In un’ottica d’invecchiamento attivo, il ristorante offrirà ricette pensate e cucinate da coppie formate da anziani socialmente emarginati, che ci metteranno il cuore, e stagisti dell’istituto alberghiero, che – conclude – ci metteranno la passione“.

Per Luana, adesso, è tempo di volare in Spagna, ma nonostante questo primo importante successo è consapevole di ciò che l’attende: “Mi aspettano anni di studio e di lavoro”.


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