“Il mare di solito non è divisivo, forse possiamo distinguere i metodi, ma tutti dovremmo trovarci d’accordo” sull’obiettivo, che è “sostanzialmente è lo stesso: salvaguardarlo, tutelarlo, perchè se il mare potesse parlare oggi direbbe ‘sto male, sto soffrendò – ha aggiunto Musumeci -. Al tempo stesso diventa strategico per le relazioni internazionali e, in questo contesto geopolitico assai inquieto e incerto, credo che una sana politica del mare possa dirimere conflitti che i canali tradizionali non riescono a risolvere”, ha spiegato. “Si tenga conto che l’Italia è uno dei primi Paesi europei che si sta dotando di una normativa sulla dimensione subacquea, che è uno spazio conosciuto soltanto per il 20%, ma sul quale nei nei prossimi decenni si giocherà la competizione fra i Paesi”.
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(ITALPRESS).