Il Policlinico di Palermo è un istituto ospedaliero sede anche della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università.

Tale struttura è stata teatro di un delicatissimo intervento, che riscatta la malasanità che sovente occupa le cronache italiane. E’ uno di quei tanti miracoli giornalieri, che si compiono silenti nei nostri nosocomi col sacrificio e la professionalità di tanti bravi medici.

Il giornale Oggisalute narra la storia di un giovane, nato in Bangladesh e residente a Licata, che per un tragico errore di scambio, ha ingerito una sostanza che gli aveva corroso l’esofago.

I medici del Policlinico, intitolato ad una vittima della mafia, Paolo Giaccone, hanno compiuto un intervento di ricostruzione dell’esofago, utilizzando una parte dello stomaco.

L’operazione è stata eseguita dal direttore del direttore del Dipartimento di Chirurgia Generale, Gaspare Gullotta.

Il professore, che è anche presidente dell’associazione Italiana Chirurghi Universitari, spiega al giornale che il paziente non mangiava da tempo, ed una volta ricostituito con le flebo, è stato possibile operarlo ed ora è in ottime condizioni.

Gullotta spiega che l’intervento è stato frutto di un grande lavoro d’equipe, dove ha partecipato anche il dottor Porrello, chirurgo toracico rientrato a Palermo dopo esperienze all’estero.

Insomma, una storia a lieto fine che ruba la copertina a tante brutte storie.