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Calabria, a breve un bando da 1,7 milioni per le politiche sull’autismo
14 Lug 2021 07:54

  • L’annuncio nel corso di un incontro con le associazioni
  • Sarà destinato alla co-progettazione
  • Altri bandi nelle prossime settimane

Un bando di 1,7 milioni è in arrivo in Calabria per le politiche sull’autismo. L’annuncio arriva dal presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, e dall’assessore regionale alle Politiche sociali, Gianluca Gallo nel corso di un incontro con i rappresentanti delle associazioni calabresi per l’autismo.

Gallo: “Un segnale ai più fragili”

«L’incontro – afferma Gallo precede l’emanazione di un bando da circa 1,7 milioni destinato, per la prima volta in Calabria, alla co-progettazione. Con questo avviso vorremmo che le associazioni, di concerto con l’amministrazione regionale e con gli ambiti, predisponessero progetti da approvare successivamente. È la prima scintilla di un’azione nel sociale, e nel mondo dell’autismo in particolare, rispetto alla quale la Regione vuole dare un grande contributo. Nelle prossime settimane verranno emanati altri bandi, ma già questo è un segnale dell’attenzione che vogliamo riservare ai più fragili».

Spirlì: “Al fianco di genitori, parenti e operatori”

«La cosa più importante di questo incontro – ha evidenziato Spirlì – è che oggi, insieme ai rappresentanti di tutte le associazioni che si occupano delle persone autistiche, abbiamo parlato di progetti, non di promesse o di lamentele».

«C’è un passato ingiustificabile, da parte dell’amministrazione regionale, nei confronti delle politiche sociali. Ora – ha rimarcato il presidente della Regione – c’è invece una nuova consapevolezza che ci porta ad affiancarci ai genitori, ai parenti, agli operatori specializzati e a tutti coloro che si occupano dei più delicati fra noi, una nostra assoluta disponibilità che ci spinge a impegnarci per costruire, insieme a loro, progetti condivisi».

«Non sarà, infatti, un programma calato dall’alto delle istituzioni, né un pretesa delle famiglie che non conoscono gli iter burocratici. Si tratta – ha concluso Spirlì – di un progetto che avrà la forza delle due parti: di quella della necessità familiare e di quella istituzionale».


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