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Contributi fino a 37 mila euro per le discoteche: domande al via
02 Dic 2021 10:11

Contributi a fondo perduto per discoteche, sale da ballo, palestre, cinema e teatriprevisti dal decreto Sostegni bis: le richieste si possono effettuare da oggi e fino fino al 21 dicembre 2021. Si tratta delle attività rimaste chiuse durante l’emergenza Covid che potranno richiedere i ristori all’Agenzia delle Entrate. È stato approvato il modello e sono stati stabiliti i termini di presentazione delle istanze con un provvedimento firmato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, che dà attuazione operativa al decreto del Mise, firmato dal Ministro Giancarlo Giorgetti e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco.

Dotazione di 140 milioni di euro

Si tratta di uno strumento speciale, diventato operativo con decreto del ministro Giorgetti, che mette a disposizione 140 milioni di euro per supportare quelle categorie e attività che hanno pagato il prezzo più alto a causa delle misure restrittive adottate durante questo periodo.

Contributi fino a 37 mila euro

Due le tipologie di contributo: uno, fino a 25mila euro, per discoteche, sale da ballo e simili che risultavano chiuse al 23 luglio 2021 e un secondo, con tetto a 12mila euro, per tutte le attività operative in diversi settori (dallo svago al benessere, dallo sport all’intrattenimento) rimaste chiuse per almeno 100 giorni tra il 1° gennaio e il 25 luglio 2021. I contributi riconosciuti verranno accreditati direttamente sul conto corrente indicato nell’istanza. per le discoteche e le sale da ballo il contributo può aumentare fino a 37 mila euro in considerazione della quota di 20 milioni di euro dedicata appositamente nel fondo istituito dal Ministero.

Queste risorse sono inoltre aggiuntive rispetto ai contributi già previsti per le attività d’impresa e professioni nei decreti Ristori e Sostegni.

Come si invia il modello

La domanda va inviata, anche da un intermediario delegato alla consultazione del cassetto fiscale o provvisto di specifica delega, utilizzando i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate. La trasmissione può essere effettuata a partire dal 2 dicembre fino al 21 dicembre 2021. In caso di errore, sempre entro il termine del 21 dicembre, sarà possibile presentare una nuova istanza sostitutiva oppure una rinuncia al contributo precedentemente richiesto. Il sostegno spettante verrà accreditato direttamente sul conto corrente del beneficiario indicato nell’istanza.

Due tipi di contributo

Secondo quanto indicato dal decreto interministeriale del 9 settembre 2021 emanato dal Ministero dello sviluppo economico di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, le tipologie di contributo sono due. Un contributo spetta, in primo luogo, alle imprese che alla data del 23 luglio 2021 (con partita Iva attivata in data precedente) svolgevano in modo prevalente l’attività individuata dal codice Ateco 2007 “93.29.10” relativo a discoteche, sale da ballo, night-club e simili, e che alla stessa data erano chiuse per effetto delle disposizioni di contenimento dell’epidemia da Covid-19. A ciascun beneficiario spetterà un contributo di pari entità che sarà calcolato sulla base del numero di richiedenti, fino a un massimo di 25.000 euro per destinatario. È inoltre previsto un secondo contributo, destinato alle imprese che alla data del 26 maggio 2021, con partita Iva attivata in data precedente, svolgevano in via prevalente una delle attività individuate dall’Allegato 1 del decreto interministeriale. Il contributo spetta se per l’attività svolta in modo prevalente sono state previste chiusure dovute alle disposizioni di contenimento dell’epidemia, per un periodo complessivo di almeno cento giorni tra il 1° gennaio 2021 e il 25 luglio 2021. In questa seconda agevolazione rientrano, ad esempio, la gestione di cinema, musei, piscine, palestre, parchi di divertimento, l’organizzazione di feste e cerimonie, ma anche le stesse discoteche, sale da ballo e simili destinatarie della prima tipologia di sostegno, dal momento che le due tipologie di sostegno non sono alternative fra loro. Il secondo contributo spetta in misura variabile da 3.000 a 12.000 euro a seconda del livello di ricavi del richiedente, della disponibilità di risorse e dell’ammontare complessivo delle richieste ammissibili.


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