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Investimenti per startup e pmi innovative, si accelera ad aprile: 102 milioni di euro
12 Mag 2021 07:07

  • L’incentivo del Ministero dello sviluppo economico è stato avviato lo scorso 1 marzo 2021
  • La misura prevede la concessione di un credito d’imposta del 50%
  • Al 30 aprile le operazioni di investimento complessivamente ammesse sono state 7.567

Forte incremento degli investimenti destinati a startup e pmi innovative: ad aprile sono passati da 27 milioni a 102 milioni di euro. Si tratta di finanziamenti agevolati attraverso l’incentivo del Ministero dello sviluppo economico, che è stato avviato lo scorso 1 marzo 2021.

La misura prevede la concessione di un credito d’imposta del 50% in favore delle persone fisiche che investono nel capitale di queste imprese, nei limiti delle soglie fissate dal regime de minimis.

I dati di aprile

Al 30 aprile le operazioni di investimento complessivamente ammesse sono state 7.567, rispetto alle 1.688 di fine marzo, mentre le agevolazioni concesse, dai 13 milioni di fine marzo, hanno raggiunto la cifra di 46 milioni di euro. Le imprese che hanno presentato le richieste sono complessivamente 1.164 e sono prevalentemente presenti nelle regioni Lombardia, Piemonte e Lazio.

Gli incentivi sono stati finora maggiormente richiesti da startup e pmi innovative che operano prevalentemente nei settori dell’ICT, del manifatturiero e dei servizi di consulenza e ricerca e sviluppo.

Le imprese interessate potranno continuare a presentare domanda al Ministero per richiedere l’agevolazione attraverso la piattaforma online.

Cos’è

L’incentivo prevede una detrazione irpef del 50% destinata alle persone fisiche che investono nel capitale di rischio di startup innovative o pmi innovative. Le agevolazioni sono concesse ai sensi del Regolamento “de minimis” (Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013).

Le modalità di accesso al beneficio sono disciplinate dal Decreto interministeriale 28 dicembre 2020. La misura è prevista dal Decreto Rilancio (D.L. 34/2020, art. 38, commi 7 e 8).

Ai fini della fruizione dell’incentivo e prima dell’effettuazione dell’investimento, il legale rappresentante della startup innovativa o della PMI innovativa è tenuto a presentare istanza sulla piattaforma informatica “Incentivi fiscali in regime «de minimis» per investimenti in start-up e PMI innovative”.

Come funziona

L’investimento deve essere mantenuto per almeno tre anni e può essere effettuato direttamente, o per il tramite di organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) che investano prevalentemente in startup innovative o pmi innovative.

Per investimenti effettuati in startup innovative, l’investimento agevolabile ammonta ad un massimo di 100mila euro per ciascun periodo di imposta. Per investimenti effettuati in pmi innovative, l’investimento agevolabile ammonta ad un massimo di 300mila euro per ciascun periodo di imposta (oltre tale limite, sulla parte eccedente l’investitore può detrarre il 30% in ciascun periodo d’imposta).

Ai sensi del Regolamento “de minimis”, la startup innovativa o la PMI innovativa destinataria dell’investimento non può ottenere aiuti in “de minimis” per più di 200mila euro nell’arco di tre esercizi finanziari.

L’incentivo del 50% per investire in start-up e Pmi innovative spetta solo sugli aumenti di capitale successivi a quanto immesso in sede di costituzione, le imprese possono decidere di utilizzare l’agevolazione al 50% in “de minimis”, ma possono anche restare sulla vecchia normativa al 30 per cento. Il massimale dei 200mila euro si applica solo all’impresa non all’investitore.


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