';

Nuova Sabatini, altri 300 milioni per sostenere gli investimenti delle pmi
18 Ott 2021 16:54

  • Risorse stanziate con la legge di assestamento di bilancio dello Stato
  • In totale una dotazione di 725 milioni di euro
  • Le pmi potranno continuare a beneficiare delle agevolazioni

È stata rifinanziata con ulteriori 300 milioni di euro la “Nuova Sabatini”, la misura del Ministero dello sviluppo economico che ha l’obiettivo di sostenere gli investimenti produttivi delle piccole e medie imprese per l’acquisto di beni strumentali.

Si tratta di risorse stanziate con la legge di assestamento di bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2021, approvata e pubblicata in Gazzetta ufficiale.

In totale una dotazione di 725 milioni di euro

La continuità operativa della misura era stata già assicurata dal Ministro Giorgetti con il decreto Sostegni bis attraverso lo stanziamento di 425 milioni di euro, che ha permesso lo scorso mese di luglio di riaprire lo sportello per la presentazione delle domande delle imprese. Questo duplice intervento di Giorgetti ha quindi consentito di rifinanziare la “Nuova Sabatini” con un ammontare complessivo di risorse pari a 725 milioni di euro. Le PMI potranno continuare a beneficiare delle agevolazioni per l’acquisto di beni materiali (macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature nuove di fabbrica e hardware) o immateriali (software e tecnologie digitali).

Cos’è la Nuova Sabatini

La Nuova Sabatini, denominata anche misura Beni strumentali, è un’agevolazione a favore delle PMI, ovvero le medie, micro e piccole imprese. Consiste in una serie di aiuti e fondi per sostenere gli investimenti da parte delle aziende nell’acquisizione in leasing o nell’acquisto di – appunto – beni strumentali, macchinari, impianti, attrezzature e tecnologie digitali.

L’obiettivo, come riportato sul sito del Ministero, è quello di “di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese”.

Nuova Sabatini: chi può accedervi

Possono accedere a questa agevolazione aziende facenti parte di tutti i settori produttivi ad eccezione di attività finanziarie e assicurative ed “attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione”.

L’importante è che le PMI che fanno domanda siano:

  • costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca
  • nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali
  • non rientranti tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea
  • non in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà
  • situate in uno Stato Membro purché provvedano all’apertura di una sede operativa in Italia entro il termine previsto per l’ultimazione dell’investimento.

In cosa consistono le agevolazioni

Le agevolazioni consistono nella concessione da parte di banche e intermediari finanziari (a patto che aderiscano all’iniziativa) di finanziamenti alle PMI per investimenti. A questo si aggiunge il contributo da parte del Ministero rapportato agli interessi.

Gli investimenti possono essere interamente coperti dal finanziamento, che può essere assistito dal “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80%. Questo non deve durare più di 5 anni, essere di un importo compreso tra 20.000 e 4 milioni di euro ed utilizzato per investimenti ammissibili.

Quali sono i beni finanziati dalla Nuova Sabatini

I beni oggetto dell’investimento devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”. Si può trattare anche di software e tecnologie digitali. Non può essere richiesto un finanziamento per spese relative a beni usati e rigenerati, “immobilizzazioni in corso e acconti” e relative a terreni e fabbricati.

I beni finanziati devono inoltre avere autonomia funzionale (non sono finanziati componenti o parti di macchinari che non la abbiano) ed avere una correlazione con l’attività produttiva svolta dall’impresa richiedente.

Come accedere alle agevolazioni

Le piccole, micro e medie imprese che desiderano richiedere le agevolazioni devono presentare una domanda di accesso al contributo ministeriale alla banca o all’intermediario finanziario in sede di richiesta di finanziamento. Devono quindi attestare di essere in possesso dei requisiti necessari e di stare richiedendo un investimento previsto dal decreto.

A seconda dell’effettiva validità della richiesta e l’accettazione del finanziamento anche da parte della banca o dell’intermediario finanziario (e la considerazione della possibilità o meno di accedere ai fondi Nuova Sabatini da parte del Ministero), la PMI riceverà i fondi ministeriali in un’unica soluzione.


Dalla stessa categoria

Lascia un commento