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Povertà educativa al Sud, altri 20 milioni per il bando e prorogati i termini
10 Feb 2022 12:18

Approvata un’ulteriore assegnazione di 20 milioni di euro per l’Avviso pubblico per la presentazione di proposte di intervento per la selezione di progetti socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 5 – Componente 3 – Investimento 3 “Interventi socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore” – finanziato dall’Unione EuropeaNextGenerationEU.

Salgono così a 50 milioni di euro le risorse complessive destinate  alla Missione 5 – Componente 3 – Investimento 3 del PNRR.

Termini prorogati

Prorogati, inoltre, alle ore 12,00 del 14 marzo 2022 i termini di presentazione dei progetti che i Soggetti proponenti, pena l’inammissibilità, potranno presentare utilizzando esclusivamente il sito internet  https://bandi.agenziacoesione.gov.it. 

Grazie alle risorse messe a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Missione 5 – Componente 3 – Investimento 3), aumentano quindi le azioni per combattere la povertà educativa nelle regioni meridionali. L’obiettivo è di raggiungere almeno 20.000 minori in situazione di disagio o a rischio devianza entro giugno 2023 e almeno 44.000 entro giugno 2026.

Scorrimento delle graduatorie

Ma gli interventi messi in campo già in questa fase sono due: da una parte, infatti, si riservano 50 milioni di euro per nuovi progetti proposti dagli enti del Terzo Settore che parteciperanno all’apposito bando; dall’altra, 10 milioni di euro sono finalizzati a scorrere la graduatoria dell’analogo intervento già in essere nelle regioni meridionali, consentendo il finanziamento di ulteriori progetti che a loro tempo non avevano ottenuto i fondi, esclusivamente a causa dell’esaurimento delle risorse a disposizione.

Relativamente a quest’ultimo caso, è stata pubblicata la graduatoria con l’individuazione dei progetti ammessi a finanziamento, quelli idonei e quelli esclusi.

Graduatoria con i nuovi interventi finanziati nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Gli interventi previsti nel nuovo bando si differenziano nei loro obiettivi per tre diverse fasce d’età.

  • Bambini di età compresa tra 0-6 anni e relative famiglie: ampliare e potenziare i servizi educativi e di cura; migliorare la qualità, l’accesso, la fruibilità, l’integrazione e l’innovazione dei servizi esistenti; rafforzare l’acquisizione di competenze fondamentali per il benessere dei bambini e delle loro famiglie.
  • Fascia 5-10 anni: promuovere il benessere e la crescita armonica dei minori, garantendo efficaci opportunità educative e prevenendo precocemente varie forme di disagio sociale e di povertà educativa, dalla dispersione e abbandono scolastico al bullismo e altri fenomeni di disagio psicologico, legati anche all’appartenenza del minore a comunità a rischio di emarginazione sociale; in questa direzione, si punterà sulla scoperta dei talenti o lo sviluppo di interessi da parte dei minori, intervenendo anche con azioni di accompagnamento e di orientamento psicoattitudinale precoce.
  • Fascia 11-17 anni: contrastare l’abbandono scolastico e il fenomeno dei NEET (Not in education employment and training), promuovendo, da un lato, il miglioramento dell’offerta formativa attraverso l’attivazione di percorsi individualizzati, complementari a quelli tradizionali, utili a conseguire capacità necessarie ai fini dell’inserimento nel mondo del lavoro; dall’altro, prevedendo azioni congiunte ‘dentro e fuori la scuola’ che favoriscano il riavvicinamento dei ragazzi che hanno abbandonato gli studi o che presentano forti rischi di dispersione scolastica e formativa legati anche all’appartenenza del minore a comunità a rischio di emarginazione sociale.

Chi può partecipare al bando?

I progetti devono essere presentati da partnership costituite da un minimo di tre soggetti con un ruolo attivo nell’ideazione e realizzazione delle operazioni. Ogni partnership è costituita da un soggetto che coordinerà i rapporti (‘Soggetto proponente’) e da un minimo di altri due soggetti che partecipano in qualità di ‘partner’. Il Soggetto proponente deve essere necessariamente un Ente del Terzo Settore (ETS) che opera nel settore di riferimento dell’avviso e risulti costituito da almeno due anni. Anche almeno uno dei ‘partner’ deve essere un ETS, mentre altri possono essere soggetti del mondo della scuola, delle istituzioni, degli enti locali, dei sistemi regionali di istruzione e formazione, dell’università e della ricerca. Per quanto riguarda gli interventi riservati alla fascia 11-17 anni, deve essere obbligatoriamente presente tra i partner almeno un soggetto appartenente al sistema regionale dell’istruzione e della formazione tecnico-professionale in possesso dei requisiti per l’accreditamento e/o Istituti Tecnico Superiori.

Quante proposte possono essere presentate?

Il Soggetto proponente può presentare una sola domanda e non può partecipare ad altre proposte in qualità di partner. Solo gli enti pubblici possono partecipare a più progetti in qualità di partner.

Quali devono essere gli elementi principali che caratterizzano i progetti?

Le singole proposte progettuali devono rientrare in uno solo dei tre ambiti qui elencati.A) 0-6 ANNI: potenziamento delle condizioni di accesso ad asili nido e scuole dell’infanzia; integrazione di tutti i servizi per la prima infanzia; azioni a sostegno di genitorialità, maternità e conciliazione famiglia/lavoro/partecipazione sociale; meccanismi di potenziamento/protagonismo/coinvolgimento attivo dei genitori e delle famiglie; rafforzamento del ruolo degli attori del processo educativo (genitori, insegnanti, educatori e operatori sociali).
B) 5-10 ANNI: percorsi formativi individualizzati, complementari a quelli tradizionali; promozione di una scuola aperta alla comunità nel sostegno alla crescita dei minori e delle famiglie, in integrazione con Terzo Settore e forme di auto-organizzazione di cittadini e famiglie; rafforzamento del ruolo degli attori del processo educativo (genitori, insegnanti, operatori sociali); maggior responsabilizzazione delle famiglie.
C) 11-17 ANNI: accesso e fruibilità di offerte e di opportunità educative in orario extrascolastico e/o nei periodi estivi; riconoscimento precoce di difficoltà di apprendimento e di bisogni educativi speciali; azioni di orientamento congiunte ‘dentro e fuori la scuola’ per la formazione dei ragazzi negli ambiti di riferimento dei sistemi produttivi territoriali e delle imprese locali e interventi di accompagnamento per lo sviluppo delle capacità e delle conoscenze inerenti il lavoro autonomo e l’auto impiego; rafforzamento delle competenze scientifiche e tecnologiche STEM; integrazione e sviluppo sociale per incentivare una maggiore responsabilizzazione delle famiglie; rafforzamento del ruolo degli attori del processo educativo (genitori, insegnanti, operatori sociali).

A quanto può ammontare il contributo?

Il contributo che può essere richiesto per ciascuna proposta dovrà essere compreso tra i 125.000 e i 250.000 euro e non potrà essere superiore al 95% del costo complessivo ammissibile del progetto. Il restante 5%, infatti, dovrà essere a carico dei soggetti della partnership. Il costo totale del progetto rispetto ai minori da coinvolgere negli interventi non può essere superiore alla quota di 2.000 euro a destinatario.

Qual è la durata prevista per i progetti?

I progetti devono avere una durata di almeno un anno e fino a un massimo di due.

Come ed entro quando si può presentare la domanda?

I progetti vanno presentati esclusivamente attraverso il sito indicato dall’Agenzia per la Coesione territoriale all’indirizzo https://bandi.agenziacoesione.gov.it fino alle ore 12.00 del 14 marzo 2022. Effettuata la registrazione al sito indicato (qui le istruzioni), si ottengono le credenziali per accedere all’area riservata, all’interno della quale compilare e poi caricare i documenti scaricabili dalla piattaforma: domanda di partecipazioneatti di delegaautodichiarazione rispetto ai principi del PNRR. Occorre quindi compilare on line il format relativo alla proposta progettuale, comprensiva del cronoprogramma delle attività previste. Alla domanda vanno allegati anche l’atto costitutivo e lo statuto autenticato del Soggetto proponente, i suoi ultimi due bilanci d’esercizio o rendiconti finanziari, i documenti di identità del Soggetto proponente e dei deleganti.

Quali sono i criteri di valutazione delle proposte?

Per essere giudicato idoneo al finanziamento, ciascun progetto deve ottenere un punteggio minimo di 60 punti, sulla base dei seguenti criteri di valutazione, che saranno utilizzati per definire la graduatoria:

  • qualità della proposta progettuale (conoscenza del contesto, previsione degli interventi, corrispondenza tra fabbisogni individuati e proposta progettuale; definizione degli obiettivi, quantità di minori coinvolti, adeguatezza della metodologia di intervento, attività proposte; sostenibilità finanziaria e modalità di comunicazione per divulgare le iniziative);
  • esperienza del soggetto proponente nell’ambito di intervento scelto e nelle attività proposte;
  • partnership (articolazione, integrazione e competenza; complementarietà dei soggetti pubblici e privati coinvolti e dei partner istituzionali; coinvolgimento degli enti responsabili dei servizi competenti; attivazione della ‘comunità educante’).

Come viene erogato il finanziamento?

Su richiesta del Soggetto proponente, l’Agenzia per la Coesione territoriale eroga il 10% del finanziamento a titolo di anticipo. Le erogazioni successive sono pari almeno al 10% del contributo concesso, in uno o più stati di avanzamento del progetto, fino all’80% del totale. Il saldo finale (pari al 10%) è concesso a conclusione del progetto, dopo le necessarie verifiche e la valutazione degli obiettivi raggiunti. Nessun soggetto della partnership può ottenere una quota di finanziamento superiore al 50% del costo totale del progetto. Sono previste sanzioni, con la revoca parziale o totale del contributo, nel caso in cui non si rispettino il cronoprogramma o il numero di destinatari previsti.

Come fare per richiedere chiarimenti?

Si possono inviare richieste di chiarimento all’indirizzo e-mail povertaeducativa.pnrr@agenziacoesione.gov.it entro dieci giorni prima dalla data di chiusura del bando. Le FAQ sono pubblicate sul sito dell’Agenzia per la Coesione territoriale.


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