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Abruzzo al collasso, crollano le immatricolazioni dei tir
19 Mag 2013 10:00

La crisi economica colpisce anche il settore dei trasporti pesanti, già penalizzato dai rincari del prezzo del gasolio. In Abruzzo, nel 2012, le immatricolazioni di autocarri pesanti (e cioé con peso totale a terra superiore a 3,5 tonnellate) sono diminuite del 42% rispetto al 2011.

Ancora peggiore è il dato delle immatricolazioni di autobus, diminuite dell’84,4% rispetto all’anno precedente. Emerge da uno studio del Centro Ricerche Continental Autocarro.

Tra le province abruzzesi solo L’Aquila presenta un dato positivo, e cioé la crescita delle immatricolazioni di autobus del 14,3%; per le immatricolazioni di autocarri pesanti, invece, la flessione è stata del 45%. Nelle altre province entrambi i comparti presentano dati fortemente negativi.

“Vi è però da dire anche – spiega Daniel Gainza, direttore commerciale di Continental CVT – che nel caso degli autocarri pesanti il calo del 2012 a livello nazionale segue un leggero aumento (+5,7%) registrato nel 2011, anno in cui evidentemente molto aziende di trasporto hanno effettuato la sostituzione dei loro mezzi più vecchi, sostituzione che non era ulteriormente rimandabile. Per quanto riguarda gli autobus l’ultimo anno con dati positivi sulle nuove immatricolazioni è stato il 2010 (+9,6% rispetto al 2009). Da allora, sempre a causa della crisi e degli aumenti del prezzo del gasolio, vi sono stati due anni di cali severi.

A far sperare in una possibile inversione di tendenza nel 2013 è il fatto che il parco circolante continua ad invecchiare e che in alcuni casi la sostituzione dei mezzi più vecchi diviene sempre più urgente e non rimandabile”.


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