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Il docente che truffava i clandestini fingendosi Cavaliere di Malta
04 Giu 2013 20:17

Garantivano lavoro in Italia a centinaia di stranieri provenienti dalla Tunisia, fingendosi cavalieri dell’ordine di Malta. Sono nove le persone raggiunte da misure cautelari dai carabinieri di Roma, tra cui anche un docente universitario (Luigi Panzone professore dell’università D’Annunzio) al quale è stato inflitto l’obbligo di dimora.

Le accuse sono di associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei reati di truffa, conferimento illecito di onorificenze e decorazioni cavalleresche e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

L’operazione è stata eseguita dai militari della Compagnia di Trastevere e della stazione Monteverde Nuovo, ed ha comportato arresti e perquisizioni nel Lazio, Abruzzo, Calabria e in Veneto.

I componenti dell’associazione operavano sotto l’egida di una seconda associazione di volontari della Protezione Civile per procurare illegalmente l’ingresso in Italia – formalmente per la frequentazione di un corso per l’uso del defibrillatore – di 350 cittadini tunisini, ai quali erano stati chiesti tra i 2.000 e i 5.500 euro con la promessa dell’ingresso in Italia per un successivo lavoro.

Per lo stesso motivo, già lo scorso 23 novembre 2012, erano state arrestate tre persone responsabili di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, fermate alla Dogana dell’aeroporto di Fiumicino mentre tentavano di far entrare in Italia 66 tunisini. Le vittime erano state fornite di un falso visto collettivo del Ministero degli Esteri, falsi cartellini di appartenenza al Sovrano Ordine

Ospitaliero Melitense di San Giovanni da Gerusalemme Cavalieri di Malta, in qualità di volontari, e pettorine catarifrangenti con le insegne del falso ordine.

In Italia la falsa organizzazione ordinava nuovi cavalieri in chiese e abbazie, soprattutto in Puglia, con tanto di cerimonie utilizzando spade e falsi costumi, anche in celebrazioni pubbliche di paese molto suggestive.

Tra le vittime, che pagavano fino a diecimila euro per essere insigniti, anche Ramona Badescu, la showgirl e delegata del Campidoglio ai rapporti con la comunità romena di Roma, agenti delle forze dell’ordine e militari.

La showgirl avrebbe ricevuto questa onorificenza da appartenenti ad una parte della falsa associazione che operava in Romania all’insaputa dei vertici italiani. Il finto Gran maestro italiano, arrestato dai carabinieri, in passato aveva denunciato in Romania, attraverso un servizio della tv romena, l’altro falso ramo dell’associazione che operava a sua insaputa.


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