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“Il traffico di droga a Taranto? Endemico…”. Parola di procuratore
04 Ott 2013 11:10

”Il rischio è che l’attività di spaccio di sostanze stupefacenti a Taranto diventi endemica come era accaduto tempo fa con il contrabbando di sigarette a Brindisi”.

Lo ha detto il procuratore capo della Direzione distrettuale antimafia di Lecce Cataldo Motta commentando l’operazione antidroga che ha portato a sgominare un sodalizio criminoso a Taranto che importava hashish e cocaina da Napoli, Bari e Milano.

”C’è tuttavia – ha aggiunto il procuratore – un intervento costante sia da parte delle forze dell’ordine e della Guardia di finanza in particolare, che ha tra i compiti specifici il contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, sia della magistratura, in questo caso della procura di Taranto e della procura distrettuale antimafia di Lecce.

Abbiamo intercettato una telefonata da cui si evince che il traffico di droga veniva visto dagli arrestati come attività lavorativa”. Motta ha poi fatto presente che è stata smantellata ”un’organizzazione di tipo familiare gestita da due coniugi e da altri componenti della famiglia.

Spesso capita questo, ma non è un motivo per ritenere la pericolosità minore, al contrario”. ”In genere – ha precisato – le organizzazioni di tipo familiare sono molto più coese, impermeabili, quindi il rischio è che l’attività di indagine sia limitata”.


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