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La paura per lo scempio che ci uccide
04 Gen 2015 09:04

Lucio Iavarone, portavoce del “Coordinamento comitati fuochi” scrive: «Già un anno fa facevamo notare al ministro Martina che quel famoso 2% di terreni a rischio in terra dei fuochi era calcolato con i piedi perché comprendeva anche le aree urbanizzate e non prendeva in considerazione i soli terreni. Poi facemmo notare che si teneva conto soltanto dell’incrocio di dati abbandonati da 10 anni nei cassetti di vari enti e non erano dati aggiornati. Poi facemmo notare che mancavano, comunque, tutti i siti riconosciuti nel piano bonifiche e che arrivano fino a quasi 2500 discariche legali e illegali… ADESSO SE NE VENGONO CON L’1%… Allora sono veramente una massa di incompetenti e collusi!».

Ricordo che l’anno scorso, a Castel Volturno, nella sede della Polizia Forestale, il ministro Maurizio Martina, ci tenne a precisare che quel 2% era solo l’ inizio.

Che le indagini sarebbero continuate.

Che dovevamo stare sereni e avere fiducia nelle istituzioni.

Adesso, senza muovere un dito, quel 2% è diventato, magicamente, 1%. Così dicono.

E per farlo assoldano (Con denaro pubblico e, dunque, nostro) gente disposta a ripetere queste assurdità.

Mentre i cittadini, i volontari, i membri dei vari comitati a favore del loro territorio pagano di tasca propria anche i volantini che fanno stampare, facendo mille sacrifici, costoro, con i soldi del popolo, sperperano milioni di euro per convincere la gente che “ il fatto non sussiste”.

E vissero tutti felici e contenti. Poi accendi la televisione la sera del primo giorno dell’ anno nuovo e ci pensa Sandro Ruotolo a fare ritornare la memoria a chi l’ aveva perduta. E insieme alla memoria, per noi ritorna anche la paura.

Paura per lo scempio che ci uccide e per il quale niente finora è stato fatto.

Paura, sfiducia, diffidenza verso chi dovrebbe tutelate il popolo e invece tutela solo e sempre i suoi interessi privati.


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