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La strage delle sale cinematografiche in Puglia. Nonostante i soldi della Regione
20 Set 2013 09:26

Sono quasi cento i cinema pugliesi che rischiano di chiudere entro il 31 dicembre prossimo. Questo perché a partire da quella data tutte le sale italiane dovranno obbligatoriamente proiettare solo in digitale e diranno addio alla pellicola. A lanciare un disperato grido di allarme è il presidente dell’Anec Puglia e Basilicata (Associazione nazionale esercenti cinema), Francesco Santalucia.

Eppure, proprio martedì è stata pubblicata la nuova graduatoria delle sale cinematografiche che hanno ottenuto fondi per l’«Innovazione e tecnologie in digitale» elargiti dalla Regione Puglia e di provenienza europea.

I cinema pugliesi hanno ottenuto cifre variabili dai 24 ai 36mila euro ciascuno, per un totale di circa 650mila euro.

Si tratta, questa della seconda tranche del bando regionale per passare al digitale: i soldi stanziati complessivamente sono 1 milione e 300mila euro.

«L’investimento totale per passare il digitale è di 50mila euro, e per avere i finanziamenti della Regione bisogna saldare tutto prima: molti esercenti non sono in grado di anticipare quella cifra», spiega Santalucia. A questi si aggiungono le altre sale che non hanno ottenuto finanziamenti. Sono circa cento (a cui vanno tolte quelle che hanno appena vinto il bando), e «rischiano tutte di sparire». A questo numero si aggiungono le arene estive. L’unica soluzione, spiega Santalucia, è di posticipare la data del 31 dicembre per il passaggio al digitale. Dare più tempo per adeguarsi, insomma. «Una decisione che spetta ai distributori» conclude.


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