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La via crucis di Mariella. I parenti: “la cura c’è ma costa troppo e lo Stato la lascerà morire”
09 Set 2013 08:13

Quattro anni fa le sono comparsi i sintomi di una malattia rarissima, la Mcs (sensibilità chimica multipla), una malattia che divide la comunità scientifica e che non viene riconosciuta come tale in Italia. La patologia si manifesta come una sorta di intolleranza o allergia a quasi tutti gli agenti chimici.

Mariella Russo, ragusana, 28 anni, madre di un bambino, ha dovuto far ricorso alle cure di un centro specializzato a Londra, il Braskspear.

Non può prendere voli di linea ed è costretta a viaggiare a bordo di un jet privato. Martedì prossimo tornerà in Sicilia e atterrerà nel nuovo aeroporto di Comiso, alle 16,15. Era partita venti giorni fa.

”Mariella ha vissuto un vero e proprio calvario – racconta il cugino Federico Cucurullo – dapprima è stata curata come malattia psicosomatica. Viveva in casa, con il suo respiratore, allergica persino ai vestiti e al contatto con il suo bambino. Era arrivata al quarto stadio della malattia. Solo quando è arrivata a Londra è riuscita a riprendersi. Ora la malattia sta regredendo, ma non ci sarà una completa guarigione. Ogni due o tre mesi deve recarsi a Londra, perché lo Stato italiano non riconosce questa malattia e non viene curata. I costi di ogni viaggio oscillano tra 50 mila e 60 mila euro.

La Regione ha dato un piccolo contributo. Le cure potranno durare fin quando la famiglia non finirà i soldi e ora, forse, dovrà interrompere i viaggi. Insomma, se non si muore di Mcs, si muore per mancanza di soldi. Perché lo Stato non riconosce questa malattia? Mariella è condannata a morire pur avendo finalmente trovato le cure?”.

Foto: internet


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