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Le ombre e le luci del piano attuativo regionale dei trasporti
27 Mag 2016 08:35

Cinquantotto interventi previsti per l’aeroporto di Bari Palese, quarantadue per quello di Brindisi, dodici per quello di Taranto e solo due per quello di Foggia. Sono queste le cifre sintetiche degli interventi previsti nel settore aeroportuale dal Piano attuativo 2015-2019 del Piano Regionale Trasporti, varato dalla Giunta Regione e pubblicato qualche giorno fa sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia.

I soli due interventi previsti per il Gino Lisa riguardano l’acquisizione delle aree e i lavori per il prolungamento della pista e l’ampliamento del piazzale, con la realizzazione di una nuova caserma dei Vigili del Fuoco.

“Per l’aeroporto di Foggia – scrivono gli estensori del documento – il Piano Attuativo conferma, per lo scenario di medio periodo, la previsione dei lavori di prolungamento della pista, subordinata oggi alla verifica di tale esigenza, in rapporto al consolidamento e alla crescita del traffico che la Commissione Europea sta analizzando nell’ambito della decisione sulla notifica agli aiuti di stato che la Regione Puglia ha presentato nel corso dell’anno 2014 e dal ruolo attivo del sistema imprenditoriale locale con particolare riferimento al settore turistico. L’aeroporto di Foggia può costituire uno strumento di sviluppo economico e turistico se e solo se le iniziative nelle fasi di avvio vengono pienamente condivise dagli Enti Locali e dagli stakeholders beneficiari dell’impatto economico aggiuntivo.”

Insomma senza un contributo forte e netto da parte delle forse istituzionali ed economiche locali, l’aeroporto è destinato a restare al palo. Il piano attuativo, d’altra parte, effettua una scelta di campo ben precisa, a tutto vantaggio dell’aeroporto di Bari: “L’accessibilità multimodale all’aeroporto di Bari da tutto il territorio pugliese è ritenuta dal Piano Attuativo d’interesse strategico per l’intera comunità regionale.”

Attendersi di più sarebbe stato probabilmente eccessivo, considerando la situazione di stallo in cui versa l’aeroporto foggiano, ma se la statistica non è un’opinione, le cifre dimostrano che l’attenzione della Regione è quasi tutta orientata verso i due aeroporti maggiori e verso lo scalo tarantino. Al di là dell’allungamento della pista, per il Gino Lisa non ci sono opzioni strategiche.

Per Foggia sarà molto ma molto difficile risalire la china. E questa volta il baricentrismo conta poco o nulla: ancora una volta, la Capitanata sembra scontare una bassa capacità progettuale.
Non ci sono comunque soltanto negatività nel  piano attuativo 2015-2019 del Piano Regionale Trasporti. È un documento di oltre 1.100 pagine e sarà necessaria una lettura attenta e approfondita, per comprendere fino in fondo le politiche complessive della Regione in materia di trasporto.

Se le previsioni per quanto guarda il Gino Lisa sono decisamente leggere, il ruolo strategico della Capitanata sembra invece riconosciuto nei capitoli che riguardano il trasporto ferroviario, su cui torneremo più nel dettaglio nei prossimi giorni.

C’è una importante novità, per lo meno filologica: la linea ad alta capacità ferroviaria che collegherà la Campania con la Puglia viene definita linea AC Napoli-Foggia-Bari. E se non andiamo errati, è la prima volta che succede. Non è abbastanza per scongiurare il temuto by pass della stazione ferroviaria, ma almeno in termini di riconoscimento del ruolo del capoluogo dauno nell’asse ferroviario tra le due regioni, è già qualcosa.

Il piano riconosce inoltre il ruolo strategico dello  scalo intermodale di Incoronata “che – vi si legge -, anche grazie alla sua accresciuta accessibilità stradale attraverso il nuovo casello ad elevata automazione di Foggia sud, si candida a divenire polo intermodale di riferimento per il territorio”. Per Incoronata il piano prospetta anche la “possibilità di servire, attraverso un impianto dedicato, il bacino estrattivo e di lavorazione del materiale lapideo nell’area di Apricena.”

Altrettanto interessanti le previsioni che riguardano gli Interventi infrastrutturali sulla rete regionale. È confermata l’attenzione verso la tecnologia del treno-tram, soprattutto nell’obiettivo di favorire il collegamento tra  il Gargano, a partire da Rodi, con San Severo, Foggia, Barletta e l’aeroporto di Bari attraverso il potenziamento della ferrovia garganica. Altri interventi interessanti sono previsti per la Foggia-Lucera e per la Foggia-Manfredonia.


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