';

Olivieri, premio ad un cervello che ha scelto di rimanere al Sud
14 Ott 2013 09:44

Un premio alla ricerca al professore Ignazio Olivieri, direttore dell’unità operativa complessa di reumatologia dell’azienda ospedaliera “San Carlo” di Potenza, è stato consegnato venerdì a Pontecagnano Faiano nel corso del quinto meeting del malato reumatico e dell’anziano. L’evento è stato organizzato dall’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno in collaborazione con il Comune di Pontecagnano.

Un premio ad un’eccellenza: Olivieri è uno scienziato che ha scelto di lavorare lontano dai più importanti centri di ricerca e che, grazie alla qualità delle sue cure e della sua scuola, riabilita la sanità pubblica nazionale. Una sorprendente eccezione alla fuga dei cervelli dall’Italia e dal Mezzogiorno: il professore Olivieri è presidente incoming della Società Italiana di Reumatologia per il biennio 2014- 2016, ed è un riferimento mondiale per la malattia di Behcet.A Potenza giungono pazienti dalle regioni confinanti, dalla Sicilia e dal Nord. Più di 15 mila visite ambulatoriali all’ospedale San Carlo di Potenza, oltre 3000 all’ospedale di Matera, 291 ricoveri e 67 accessi in day hospital, sono i numeri di un anno di attività in Basilicata del professore Olivieri e della sua scuola. Non è un caso che la Regione Basilicata abbia approvato ad agosto un emendamento alla finanziaria regionale che prevede la possibilità per il dipartimento di reumatologia di candidarsi come isccr, istituto di ricerca.

La buona notizia é che uno scienziato materano, noto nel mondo, sarà premiato dai suoi colleghi salernitani. E l’eccellenza è figlia di volontà e passione: «Il legame fra il medico e il paziente nasce quando il paziente ha perso il bene più preziosa, la salute – osserva il professor Olivieri e aggiunge – è indifeso e si affida al medico con un atto estremo che deve curarlo come curerebbe se stesso».


Dalla stessa categoria

Lascia un commento