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Protestò contro Equitalia rischiando la vita. Ora l’ente si scusa: “aveva ragione”
13 Giu 2013 08:07

Era salito su un traliccio a Brindisi, a sei metri di altezza, minacciando di buttarsi giù dopo aver ricevuto una cartella esattoriale da Equitalia, l’ente che doveva riscuotere, per conto della Consap, il fondo di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive e dell’usura, una cifra pari a 26 mila euro dei fondi antiusura.

L’imprenditore agricolo brindisino, Vitantonio Carrone, 70 anni, che denunciò i suoi aguzzini, ha appreso che non dovrà piu’ restituire un euro e ringrazia Equitalia.

“Mi hanno fornito assistenza, sono subito venuti a trovarmi e insieme- racconta – abbiamo trovato il modo per contestare quella cartella eper dimostrare che quel denaro mi spettava e non avrei dovuto ridarlo indietro”.

La lieta notizia l’ha ricevuta ieri, quando è divenuta ufficiale. Il 19 ottobre scorso Carrone si era arrampicato su un traliccio lungo la strada dei Pittachi e scese dopo due ore. Egli subì dal 1992 in poi diverse richieste estorsive che denunciò puntualmente.

Fu stimato che i danni da lui patiti ammontavano a 48mila euro, ne ricevette 31 mila e gliene stavano per sottrarre 26 mila perche’ si sosteneva che non fosse stato in grado di documentare l’investimento degli stessi nella propria attività.

Effettivamente Carrone aveva utilizzato quel denaro per lavorare. È una storia a lieto fine, quindi, la sua, con tanto di ringraziamenti proprio al personale Equitalia contro cui protestava lo scorso autunno: “Mi sono stati vicini”, dice.


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