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Quei due ragazzini feriti dai colpi di pistola
03 Giu 2014 07:31

Giovanissimi ma già schedati dalle forze dell’ordine, perché trovati in passato in possesso di armi o fermati per uno dei reati tipici nell’allevamento della manovalanza criminale, quello dei furti. Sono gli identikit – tracciati dalla polizia – dei due ragazzi che nella notte sono stati feriti a colpi di pistola a Napoli (entrambi in modo lieve) in circostanze che sono ancora tutte da chiarire.

I diretti interessati hanno raccontato di essere stati vittime di un tentativo di rapina ma i loro precedenti e l’assenza di riscontri sul luogo dove si sarebbe consumato il delitto inducono la polizia a nutrire più di un dubbio sulle circostanze del ferimento. I fatti si sono verificati verso la mezzanotte. I due ragazzi hanno uno 16 anni, ancora da compiere, e l’altro meno di 15.

In base al loro racconto, si trovavano davanti alla chiesa di Porta Capuana, una zona popolare di Napoli. All’improvviso ecco giungere sul posto quattro persone a bordo di due scooter. Li minacciano – dicono – e vogliono rapinarli di quanto hanno, soldi e cellulari. I due reagiscono e vengono feriti a colpi d’arma da fuoco. I quattro aggressori si allontanano e – continua sempre il racconto dei giovani – nel frattempo giungono sul posto un gruppo di ragazzi che si fanno carico di trasportarli all’ospedale Loreto Mare. Qui vengono soccorsi e medicati. Al sedicenne viene riscontrata una ferita d’arma da fuoco alla coscia sinistra. Dieci giorni la prognosi, ma rifiuta il ricovero. Per il quindicenne una ferita al tallone sinistro. Anche per lui 10 giorni di cura ma le condizioni sono tali da consentirne le dimissioni. Gli agenti della polizia si recano sul posto indicato dove si sarebbe verificata l’aggressione. Ma qui non emerge nessun elemento utile a supportare il racconto. Nè per quanto riguarda eventuali testimoni, nè per quanto riguarda possibili reperti: a terra non viene trovato alcun bossolo.

Il sedicenne ha precedenti per porto abusivo di arma e resistenza a pubblico ufficiale. L’altro – che compirà 15 anni ad agosto – è già noto alle forze dell’ordine per furto e resistenza a pubblico ufficiale. L’acquisizione dei primi elementi subito dopo il fatto è stata fatta dagli uomini dell’ufficio Prevenzione generale della Questura, mentre le indagini vengono ora condotte dagli agenti del commissariato di polizia Vicaria-Mercato e della Squadra Mobile. Si tratta di fare chiarezza sull’intera vicenda. Ma per gli investigatori i dubbi sulla versione fornita sono fortissimi. Una delle ipotesi sulla quale lavorano è quella di uno sgarro nell’ambito della piccola criminalità.


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