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Saviano e il giovane siciliano morto in Afghanistan. “Al Sud non si può scegliere”
10 Giu 2013 08:06

Il capitano dei Bersaglieri Giuseppe La Rosa, ucciso in Afghanistan, era siciliano. A Sud spesso le strade sono queste: emigrare, lavorare in nero, cercare lavoro solo per mediazione politica o attraverso favori, arruolarsi nell’esercito o nelle forze di polizia, affiliarsi alle organizzazioni criminali. Anche se ora queste strade vengono percorse anche altrove e non appartengono più solo al Sud. Ho visto decine di soldati, miei conterranei, partire per il fronte per aprirsi un mutuo, per potersi finanziare le nozze, per poter immaginare un futuro”.

Lo scrive Roberto Saviano, sulla sua pagina di Facebook dopo l’attacco con bombe contro i soldati italiani in Afghanistan e un tragico il bilancio: Il capitano del Terzo Bersaglieri morto e altri tre militari del 82° Reggimento Fanteria Torino (Barletta) ed all’8° reggimento Bersaglieri rimasti feriti.

E sarebbe stato un ragazzino di 11 anni a lanciare la bomba a mano nel Lince dove c’era La Rosa. La rivendicazione dell’agguato da parte dei talebani, scritta in lingua inglese – parla infatti dell’azione compiuta da un «coraggioso, eroico ragazzino afghano di 11 anni che ha lanciato la granata».


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