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Catanzaro, gay si baciano in discoteca. Cacciati dal buttafuori
05 Lug 2017 17:10

Sono uscito con un ragazzo e due ragazze, siamo andati a ballare. Io con questo ragazzo mi sto conoscendo. In pista, in discoteca, ci siamo baciati, e lì è successo quello di cui voglio parlare“.

Comincia così la lettera che un ragazzo di 21 anni, di nome Davide, ha inviato a Catanzaroinforma.it.

Il fatto è accaduto la notte dell’1 luglio scorso in una discoteca in provincia di Catanzaro.

Mentre ballavo in pista – continua la lettera – c’è stato il bacio e l’abbraccio. Allora si è avvicinato un buttafuori dicendomi che queste cose non si possono fare, perché la gente stava ridendo e bisognava evitare ci fossero liti. In effetti io mi sono accorto che la gente ci accerchiava. Ho sentito intorno a me di essere accerchiato da omofobi“.

“Inizialmente sono rimasto lì e ho continuato come se nulla fosse – ha aggiunto Davide – allora entrambi siamo stati allontanati, il motivo? Anche per salvaguardarmi da eventuali liti, mi è stato detto. Ma com’è possibile tutto ciò? A parte il fatto che ho regolarmente pagato il biglietto al locale. Cosa stavo facendo di male?“.

Io voglio denunciare questo fatto e dire che non comprendo il comportamento del buttafuori così come del clima che ho percepito intorno a me. Non stavo facendo niente di fastidioso. Perché devo evitare di dare un bacio?“, ha concluso la lettera del ragazzo.

Proprietario della discoteca – la Rebus di Copanello – è Fabrizio Carpanzano, intervistato da PrideOnline.it.

Parlando dell’operato del suo dipendente, il proprietario del locale ha detto: “Penso che non sia stata capita la natura del suo intervento. Noi siamo tenuti a spostare le persone per raffreddare gli animi. Non deve succedere nulla di rischioso anche per altre persone che non c’entrano nulla. In questo specifico caso potevano sorgere problematiche. Il nostro operatore ha rilevato che le persone intorno a Davide erano pronti a fare dei gesti provocatori ritenendo provocatorio l’atteggiamento di Davide con il compagno. Il suo è stato un intervento tecnico“.

Al Rebus non abbiamo mai fatto distinzione tra etero, gay, single e gruppi – ha spiegato Carpanzano – Abbiamo un pubblico trasversale. Nel nostro locale abbiamo sempre solo inibito eccessi: dalla coppia etero che si struscia a chi si fumava le canne. Ho invitato Davide a venire sabato. Spero che percorreremo la stessa strada: della sobrietà e del dialogo, non dello scandalo a tutti i costi. Spero non si utilizzi la battaglia contro l’omofobia in maniera sbagliata e mistificata“.


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