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Al via il bando per il progetto di restauro della Real Cittadella di Messina
06 Apr 2022 11:04

«Un altro passo avanti verso il recupero della zona Falcata di Messina. Abbiamo pubblicato l’avviso per selezionare il professionista che dovrà redigere il progetto esecutivo – e quindi cantierabile – per la riqualificazione della Real Cittadella. Non appena sarà consegnato il progetto, tempo previsto entro l’estate, procederemo ad espletare la gara per l’esecuzione dei lavori. Se non ci saranno intoppi, il cantiere potrà aprire nel prossimo autunno». Lo afferma il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.

Proposte entro il 19 aprile

Il bando è stato pubblicato della Soprintendenza per i Beni culturali e finanziato con 1,2 milioni di euro: previsto l’affidamento della progettazione per il restauro e la valorizzazione dell’antica fortezza. Le proposte dovranno pervenire entro le ore 13 del 19 aprile 2022.

Risorse complessive per 20 milioni

Complessivamente, la Regione ha messo a disposizione 20 milioni di euro sia per il recupero della Real Cittadella, realizzata tra il 1680 e il 1686 dall’architetto fiammingo Carlos de Grünenbergh su incarico del vicerè delle Spagna, sia per i monumenti che ricadono nella stessa area militare della zona Falcata. Il governo Musumeci, infatti, ha già dato il via anche agli interventi di recupero della Stele della Madonnina, della Porta spagnola e del portale d’accesso settecentesco della Lanterna del Montorsoli. 

Restauro della cripta del Duomo

Sempre a Messina la Regione Siciliana interverrà per la messa in sicurezza, valorizzazione e fruizione della preziosa cripta del Duomo con fondi del dipartimento Infrastrutture.  «Si tratta – afferma il presidente Nello Musumeci – del rispetto di un impegno che avevo preso con la città e con uno dei suoi figli più illustri, lo studioso di storia patria Franz Riccobono, scomparso qualche settimana fa. I terremoti e le alluvioni, che nei secoli si sono abbattuti sulla città dello Stretto, non hanno minimamente alterato la grande suggestione del sito. Il progetto, elaborato dalla Soprintendenza dei Beni culturali (destinataria del finanziamento di oltre 500 mila euro), mira a favorirne definitivamente la messa in sicurezza e, soprattutto, la fruizione culturale e turistica per il grande pubblico. Ho chiesto agli assessori Falcone e Samonà di seguire la procedura ed evitare intralci burocratici». Il bene monumentale rappresenta l’unica residua testimonianza dell’edificio sacro medievale, con la presenza di colonne di spoglio sormontate da capitello di fogge diverse e volte a crociera. L’aspetto di maggior pregio è poi costituito da una fitta decorazione a stucco originaria del ‘600, da volte e pareti con motivi fitomorfi, festoni di fiori e frutti, medaglioni ovali e cartigli un tempo affrescati con figure di santi messinesi.


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