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Una giornata speciale tra i gioielli di #Bari
21 Ott 2015 07:52

È stata una domenica speciale, quella appena trascorsa, per molti baresi. Favoriti anche dalla bella giornata di sole, infatti, centinaia di cittadini hanno partecipato alla Fai Marathon 2015: la sezione locale del Fondo Ambiente Italiano ha aperto per alcune ore quei beni architettonici e artistici di grande pregio che, solitamente, non sono accessibili, per una qualche ragione, al pubblico.

A Bari, oltre al Fossato del Castello Svevo, sono stati due i luoghi presi d’assalto: il Palazzo Fizzarotti sul principale Corso Vittorio Emanuele e la Casa del Mutilato in Largo Fraccacreta.

In poco meno di quattro ore, più di 4000 persone hanno visitato questi monumenti storici, accompagnati dagli studenti dell’Istituto “Marco Polo” che si sono proposti come guide e volontari. La Fai Marathon, inoltre, ha consentito – come ha sottolineato Rossella Resa, capodelegazione del Fai di Bari – di raccogliere risorse da destinare alla campagna “Ricordiamoci di salvare l’Italia” nell’intento di salvaguardare e valorizzare adeguatamente lo sconfinato tesoro di Beni Culturali diffusi nel nostro Paese.

Palazzo Fizzarotti. Dopo essere stato acquisito, non pochi anni fa, da un’agenzia immobiliare ed essere stato destinato, dopo interventi di ristrutturazione, ad uffici di diversa natura, Palazzo Fizzarotti, di fatto, a parte rare eccezioni, è diventato inaccessibile per i baresi. Eppure è un gioiello architettonico che potrebbe dare molte soddisfazioni al capoluogo.

La sua facciata è rivolta a mezzogiorno ed è strutturata in cinque arcate ogivali, affiancate all’estremità da due torri, sormontate da cupole finemente decorate con mosaici a foglia d’oro, raffiguranti il “sol levante”. Quattro medaglioni a mosaico policromo con fondo a foglia d’oro ornano la facciata: rappresentano la Fenicia; il vecchio stemma della città di Bari con il mitico fondatore della città, “Barinon”; lo stemma della citta di Lecce, da cui la Famiglia Fizzarotti proveniva; l’allusivo stemma personale di Emanuele Fizzarotti “quamquam fractae vulnerant” (malgrado siano rotte feriscono ancora). Dal portale, in massello di quercia intarsiato, si accede all’androne, con veduta sulla fontana del nettuno sita nel retrostante cortile, da cui é diviso con artistica inferriata, in ferro battuto, in stile liberty.

Casa del Mutilato. Si tratta di un’opera dell’architetto barese Pietro Favia realizzata tra il 1935 e il 1940. Presenta un’interessante struttura architettonica tipica dell’epoca fascista e un imponente porticato semicircolare che ha permesso l’accesso diretto alla maestosa sala principale a doppia altezza. Interessantissimo, tuttavia, è il piccolo sacrario interno sormontato da una cupola, finemente decorata.


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