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Ancora orrore sulle donne: botte, sangue e chiusa nella spazzatura
14 Giu 2013 12:59

Massacrata di botte, legata, imbavagliata e chiusa in un grosso sacco della spazzatura. E poi abbandonata lì, sul pavimento di un ‘basso’ nel centro storico di Napoli, nella convinzione che fosse già morta e che l’unico problema, a quel punto, era liberarsi del cadavere. Un vicino, invece, ha chiamato il 118 e i sanitari, quando sono arrivati e hanno aperto quel sacco, hanno fatto la terribile scoperta: con il viso tumefatto, l’addome quasi spappolato, ma quella ragazza respirava ancora, a fatica, con le ultime disperate forze, ma respirava. L’hanno portata all’ospedale Loreto Mare dove è stata immediatamente sottoposta a un lungo e delicato intervento chirurgico all’addome.

Alla fine dell’operazione, poi è stata portata in rianimazione. La prognosi è riservata e le sue condizioni disperate. Non parla neanche e così, alla Polizia, intervenuta sul posto chiamata dal 118, finora non ha potuto dire nulla, neanche come si chiama, da dove viene, chi l’ha ridotta in quello stato e perché.

Nel ‘giallo’ che si è consumato in serata in uno dei tanti ‘bassi’ vicino a una delle strade più belle e suggestive del centro storico di Napoli, via dei Tribunali, i misteri sono ancora molti. Il ‘basso’ – raccontano i vicini – è abitato da una coppia di giovani albanesi, ma non si sa ancora se la ragazza in fin di vita è quella che abitava lì. La Polizia non l’ha potuta ancora identificare. Non si sa chi l’ha aggredita e, naturalmente, non si sa cosa ha scatenato una simile violenza.

Gli investigatori della Squadra Mobile della Questura non stanno tralasciando alcun indizio, nessun particolare, non escludono alcuna pista e alcuna ipotesi. Ma pur nella loro assoluta prudenza, con il passare delle ore l’ipotesi che l’aggressione sia maturata in un ambito sentimentale appare sempre più la più probabile. E se dovesse essere confermata, sarebbe l’ennesimo episodio di violenza contro le donne a Napoli dove, nel 2013, comprendendo anche la provincia, ci sono stati già quattro omicidi di donne (due ad opera dei figli e uno da parte del compagno). Nel 2012 le donne uccise erano state nove, sei delle quali ammazzate da familiari. E nell’anno era stata uccisa un’altra donna.


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