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Andate a vedere “Il Capitale Umano”, colpo di fucile all’italiano medio
14 Gen 2014 07:09

“Il capitale umano” e’ un colpo di fucile al cuore dell’italiano medio. Il miglior Virzì di sempre si allontana da Livorno e diventa regista internazionale. Ma quale Brianza offesa, andassero a Brienza a vedersi il buon cinema regionale.

La contemporaneità della crisi globale in tricolore arricchita da tocchi che spaziano tra Hitchcock  e i fratelli Coen.

Quattro episodi nell’arco di sei mesi e una notte che cambia la vita di tutti. Un cast in forma magica che scolpisce talento per grandi attori e attrici in perfetta ronde con giovani scoperte da seguire con attenzione.

Dietro un disegnatore matto  c’è sempre una piccola città ignobile nel villaggio globale. Denari neri dietro quello che appare. Padri che hanno mangiato i sogni dei figli, drop out belve come i capitalisti, donne dal cuore puro, razza padrona che ha distrutto l’Italia.

Nel Paese dove i teatri diventano condomini della speculazione finanziaria le amicizie sono solo apparenze e fiere delle atrocità. Lo specchio delle figurine della cultura italiana ridotte a marionette.

La santificazione di “Nostra signora dei turchi” di Carmelo Bene  diventa presente in un cinema che torna ad essere godibilmente erotico e civile in una commedia nera nazionalpopolare.

Sbatti il mostro sulla “Prealpina” in un noir che è bello perché fa incazzare Libero e tutti quelli che non sanno guardare quello che siamo diventati.  Poche smagliature non smontano un meccanismo perfetto.

Se amate il cinema d’autore che emoziona e fa riflettere non potete perderlo.

Perché “Il capitale umano” non sia solo un calcolo assicurativo ma la forza creatrice di una diversa socialità nazionale.


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