';

Associazione Europea dei giovani, l’irpina Giacobbe vicepresidente: le aree interne di nuovo al centro – L’INTERVISTA
22 Gen 2020 08:39

“Nel nostro piccolo, vorremmo mettere in campo idee e iniziative per far capire a chi vuole scappare da questi territori che in questi territori forse c’è ancora speranza”.

Valentina Giacobbe parla da nuovo vicepresidente nazionale dell’Associazione Europea dei Giovani. Si definisce sino-gallese ed è irpina di Flumeri, area interna delle aree interne della Campania. Qui vive e lavora da un po’ di anni come export specialist presso De Matteis Agroalimentare, un’eccellenza internazionale del settore.

I suoi quasi 35 anni le consentono di unire quello spirito battagliero della gioventù all’esperienza di una maturità ormai acquisita. Nel lavoro, nella vita e nell’associazione.

L’associazione.

L’AEG, presieduta dal giovane e dinamico frusinate Francesco Tabacchino, è nata nel 2017. Una crescita impetuosa l’ha portata a radicarsi sul territorio nazionale e anche in alcuni Paesi esteri fino ad arrivare, oggi, a essere parte del direttivo della Cabina di regia “Benessere Italia”, struttura di supporto tecnico-scientifico alla Presidenza del Consiglio, nell’ambito delle politiche del benessere e della valutazione della qualità della vita dei cittadini.

  • Valentina, il tuo ruolo nell’associazione ti porterà in giro per l’Italia e fuori dall’Italia. Come si innesterà in tutto questo la tua attenzione per le aree meno sviluppate del nostro Sud?

“Parto con un’idea molto semplice. Ogni iniziativa, ogni manifestazione, ogni seminario e ogni workshop avrà l’obiettivo di far conoscere le opportunità che l’Unione Europea mette a disposizione dei territori”.

  • Non soltanto i classici finanziamenti, giusto?

Valentina Giacobbe

“Giusto. Un esempio possono essere la formazione e l’inserimento di nuove tipologie e figure lavorative che invece altrove sono già affermate”.

  • La pietra miliare di ogni vostra iniziativa è naturalmente la battaglia allo spopolamento. Se ne parla da tempo, intanto i giovani continuano a lasciare il Mezzogiorno.

Le nostre iniziative sono rivolte innanzitutto a loro. Vogliamo che si rendano delle opportunità che hanno, prima di considerare realmente la fuga come soluzione.

  • Per quanto grande e ramificata, un’associazione ha però poteri limitati. Come pensate di agire con politica e istituzioni?

Da questo punto di vita, il nostro obiettivo è quello di creare collegamenti stabili con istituzioni nazionali e europee. Viviamo in zone decentrate, lontane da centri di potere e centri decisionali. Ma dobbiamo fare in modo di costruire questi rapporti, anche perché miriamo a essere da stimolo proprio nei confronti della parte politica e istituzionale.

  • Da cittadina altirpina, quindi rientrante a pieno titolo nelle cosiddette aree interne, come vedi il futuro della tua zona e quali saranno i settori vincenti?

Credo che ci siano buone prospettive di sviluppo. Le infrastrutture in programma, si pensi su tutte all’Alta Velocità Napoli-Bari, porteranno occasioni reali di crescita. Bisogna perciò cominciare a parlare in maniera più concreta delle opportunità. Siamo noi giovani che non dobbiamo lasciarci trovare impreparati a un cambiamento che, sono convinta, sarà epocale. Ma sbaglieremmo se immaginassimo le nostre zone come un territorio legato solo ed esclusivamente all’agricoltura. Ormai moltissimi ragazzi hanno raggiunto ottimi livelli d’istruzione e formazione in diversi settori. Perciò, si può pensare anche di creare degli hub, dei distretti specifici.

  • Quali saranno le iniziative d’esordio?

Abbiamo in mente manifestazioni con una serie di personalità, anche per approfondire la nuova programmazione europea, visto che vedrà una serie di agevolazioni proprio per le aree interne. La prima, però, sarà probabilmente incentrata sull’istruzione e vedrà la presenza del neo-ministro Lucia Azzolina.


Dalla stessa categoria

Lascia un commento