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Chieti sarà la prima città italiana dove lo Stato non spenderà più un euro per gli affitti dei locali pubblici
05 Ago 2014 06:43

Il piano di valorizzazione degli immobili pubblici di Chieti, avviato nell’aprile scorso, è in fase conclusiva.

A Roma, ho incontrato il direttore dell’Agenzia del Demanio, Stefano Scalera, accompagnato dalla Direzione Regionale dell’amministrazione che per legge ha il compito di gestire e valorizzare gli immobili pubblici.

L’operazione-Chieti è ormai ad un passo dall’avvio definitivo. Il prossimo appuntamento è già fissato per il primo settembre prossimo, in Prefettura a Chieti quando il piano sarà definitivamente messo a punto alla presenza degli Uffici Periferici dello Stato, della Regione, della Provincia e del Comune.

Nella stessa giornata sarà consegnata alla Provincia e alla Regione, che a breve acquisirà la competenza, una porzione dell’ex Ospedale Militare (Caserma Bucciante) per ospitarvi La Biblioteca Provinciale. Ma il progetto è molto più ampio e riguarderà gran parte degli Uffici Statali, i Corpi Militari e Gli Uffici Giudiziari, l’università e altre strutture pubbliche e interesserà’, oltre alla Caserma Bucciante, anche la Caserma Berardi, la Caserma Infelisi e la Caserma Rapino.

Quando il piano di razionalizzazione sarà completato Chieti diventerà la prima città italiana nella quale lo Stato non spenderà più un euro di locazioni passive. Un risultato storico, anche nell’ottica della spending review, se si pensa al miliardo circa di affitti che il paese paga ogni anno per gli uffici da destinare alle diverse amministrazioni statali.

Chieti, insomma, diventerà una città laboratorio nella quale testare il nuovo sistema di razionalizzazione e valorizzazione degli edifici pubblici. Gli effetti positivi sul territorio non finiscono qui. Il piano consentirà non solo di abbattere le locazioni passive (risparmiando canoni per circa 1,6 milioni all’anno) ma di realizzare dei poli logistici per più amministrazioni consentendo un risparmio di costi gestionali e la valorizzazione/recupero di beni pubblici demaniali.

Inoltre, la realizzazione dei nuovi poli avrà un effetto positivo sull’economia della città in termini di disponibilità di spazi e uffici più moderni ed efficienti, con un incremento anche della produttività sia dei servizi che di investimenti e di attrattività della città. Nel corso della riunione ho chiesto all’Agenzia del Demanio un intervento finanziario per la ristrutturazione degli immobili che potrebbe arrivare fino a 15 milioni di euro, condizione essenziale per rendere concreto il progetto di riorganizzazione della presenza pubblica a Chieti.

Sono fiducioso sulla possibilità di chiudere presto la complessa concertazione che coinvolge tutti i livelli di Governo e di ottenere le importanti risorse che servono per ristrutturare ed efficientare tutte le strutture immobiliari coinvolte. Ora si va avanti con la collaborazione e l’impegno di tutti, nell’interesse della città e della sua Provincia ma anche nell’interesse dello Stato.


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