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E adesso il nuovo sindaco Decaro si dimetta subito da parlamentare
10 Giu 2014 06:25

Antonio Decaro è il nuovo Sindaco di Bari. L’erede di Michele Emiliano ha ottenuto poco meno di 70mila preferenze.

Con un astensionismo record (hanno votato 100mila baresi circa, ossia il 36,64% degli aventi diritto) – non dovuto naturalmente solo alla partita del Bari, ma ad un’indifferenza diffusamente profonda – il nuovo Primo Cittadino ha ottenuto la fiducia del 23% circa dei baresi totali..

Un dato allarmante che dovrebbe, forse, far riflettere, tutti e ad ogni livello, moltissimo. Sono state sprecate, inutilmente, centinaia di migliaia di euro per un verdetto chiaro a tutti già 15 giorni fa. Il centrodestra in questa città, come nel resto del Paese, non esiste più da anni.

Non ha una classe dirigente, culturalmente e politicamente, all’altezza delle complesse sfide della contemporaneità e le sue miserie fanno emergere meno quelle di un centrosinistra vincente più per l’americanizzazione della sua comunicazione che per la seduzione della sua visione, assai labile.

Antonio Decaro, che mi auguro si dimetta oggi stesso da parlamentare, ha sempre sostenuto in questi mesi di essere diverso da Michele Emiliano, da quale – nonostante la riconoscente gratitudine politica – vorrebbe prendere le distanze, per legittimare ancor più il proprio profilo istituzionale. Da oggi può e deve farlo.

Nominando una giunta di alto livello culturale e morale, nella quale non ci siano esponenti con conflitti di interesse o sui quali possano ricadere le ombre del clientelismo. Nominando manager alla guida delle Municipalizzate competenti e propensi alla concertazione con tutti gli attori sociali della città. Bonificando l’apparato comunale da tutti i suoi veleni e ridimensionando quei dirigenti che abusano del loro ruolo.

Il Comune è la Casa dei Cittadini e in quanto tale deve essere non solo effettivamente e completamente trasparente, ma anche accessibile come Istituzione e per le sue Informazioni. Disciplinando, finalmente, il funzionamento dei Municipi, oggi scatole vuote, per farli essere davvero organi utili e prossimi ai cittadini che hanno eletto con fiducia i loro primi Presidenti. Cercando, infine, di essere trasparenti, coerenti e credibili nelle parole e nelle azioni.

Perché la politica, per tornare ad essere rispettata, amata e convissuta appassionatamente dai cittadini oggi lontani, deve rinnovarsi, prima di tutto, ma anche con gentilezza, nelle pratiche quotidiane ponendo il proprio obiettivo verso il futuro, non lasciando indietro più nessuno. Antonio Decaro, buon lavoro!


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