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E il Colosseo chiude per l’assemblea sindacale
20 Giu 2013 08:06

È prevista per oggi, dalle 8.30 alle 12.30, un’assemblea di lavoratori dei Beni culturali e della Soprintendenza Speciale di Roma al Colosseo, che per questo, probabilmente rimarrà chiuso per quattro ore.

In una nota congiunta di Fp Cgil Roma, Cisl Fp ROma, Uil Pa MIbac, Flp, Confsal Unsa si spiega: “I luoghi della cultura in Italia e a Roma sono aperti al pubblico più che in qualunque altro paese europeo: 11 ore al giorno per 6 o 7 giorni alla settimana. I lavoratori che rendono possibile tutto ciò sono allo stremo a causa della grave carenza di personale ed esasperati perché da oltre nove mesi non percepiscono circa il 20% del salario”.

L’assemblea, spiega la nota dei sindacati, si svolge “per denunciare la situazione in cui versa il MiBAC, per rivendicare i diritti dei lavoratori del ministero e dei fruitori dei nostri musei e aree archeologiche”. I sindacati sottolineano che “i beni culturali come motore di sviluppo dell’economia e del Paese riempiono le pagine dei giornali e i proclami della politica. In realtà gli investimenti pubblici sono tra i più bassi d’Europa (0,17% del PIL).

Le organizzazioni sindacali chiedono insieme ai lavoratori un intervento del ministro Bray per avere risposte certe sulle spettanze economiche e i buoni pasto, sulla registrazione da parte del ministero Economia e Finanze dell’accordo sull’elevazione dei turni festivi al 50% (per mantenere così aperti siti e musei anche nei giorni festivi), sui tagli ai finanziamenti al ministero, sulla carenza di personale, (stimata nel Lazio oltre 1.600 unità), sul blocco del turn over, e sul costume ormai imperante del ministero di compensare le carenze di personale interno con il ricorso a consulenze, precariato e finto volontariato con pratiche di dumping salariale e sociale”.

In un volantino preparato dai sindacati in vista dell’assemblea di stamattina, “i lavoratori del Ministero per i Beni e le Attività Culturali di Roma si scusano con cittadini, turisti e operatori dell’indotto per il disagio arrecato dalla chiusura del Colosseo, ma la protesta, oltre al rispetto e alla tutela dei nostri diritti, ha come obiettivo quello di evitare che per il resto dell’anno troviate chiusi i nostri musei e le nostre aree archeologiche la domenica e nei giorni festivi”.


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